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Economia

Operazione "Face off": scoperta maxi frode fiscale di oltre 3 milioni di euro

Operazione della guardia di finanza piacentina denominata "Face off". Nei guai, con denunce per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, due imprenditori: uno, piacentino, aveva sottratto al fisco quasi 15 milioni di euro. Inoltre, utilizzava fatture fittizie con la ragione sociale di 22 aziende ignare. L'intervista al capitano Ferro

Nel mezzo, il capitano Ferro
Maxi frode fiscale per un'azienda piacentina, operante nel settore del commercio di materiale edile e nel noleggio dei ponteggi. La guardia di finanza ha riscontrato una sottrazione al fisco di quasi 15 milioni di euro di base imponibile e un'evasione di 3 milioni di euro di Iva.

DEDOTTI COSTI INESISTENTI PER 15 MILIONI - L'operazione - denominata "Face off" - della compagia di Piacenza della gdf, coordinata dal capitano Virginio Ferro, è stata illustrata questa mattina nella sede del comando provinciale. L'attività in questione riguarda il triennio 2003, 2004 e 2005. Attraverso una complessa attività di polizia tributaria e giudiziaria, si è ricostruito il reale volumi d'affari realizzato dalla società: sono stati dedotti costi inesistenti per circa 15 milioni di euro.

FINTE FATTURE - L'azienda, inoltre, registrava e utilizzava nelle dichiarazioni fiscali obbligatorie finte fatture, create ad hoc utilizzando la ragione sociale e i segni distintivi di altre 22 aziende, completamente all'oscuro di tutto. La frode fiscale, poi, si è concretizzata anche nell'emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti di una ditta invididuale bresciana operante nello stesso settore per 700mila euro. 

DUE DENUNCE PER FRODE ED EVASIONE - Sono state denunciate così due persone, il rappresentante legale della società piacentina e il titolare di quella bresciana: il primo, piacentino residente nel Bresciano di 50 anni, per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonchè occultamento delle scritture contabili obbligatorie; il secondo, anch'egli, per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le operazioni investigative, sottolinea il capitano Ferro, sono state rese piuttosto difficoltose dall'occultamento delle scritture contabili, e dalla mole i conti correnti riconducibili alla società oggetto d'indagine penale-tributaria.

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