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Economia

Passaggio dal contatore individuale a quello collettivo

Ci viene segnalato che una società di gestione del servizio idrico del Nord d’Italia si sta attivando per modificare, nei (pochi) condominii ancora dotati di contatori singoli, le modalità di somministrazione dell’acqua. Questo, allo scopo di passare da un sistema divisionale, in base al quale ciascun condòmino ha una propria utenza intestata con relativo contatore, a un regime collettivo, nel quale l’intestatario risulta essere il condominio e ciò che rileva, ai fini della contabilizzazione dei consumi, è il contatore unico condominiale. Al di là della motivazione che viene indicata – e che fa riferimento, in particolare, alla necessità di conformarsi ad una serie di delibere dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ciò che, comunque, non risolverebbe il problema di una modifica unilaterale dei contratti di fornitura in essere) – in realtà la ragione di questa operazione sembra piuttosto essere dettata dal fatto che, così, diventerebbe più agevole la riscossione, specie nei casi di morosità. Di prassi, infatti, nei contratti di fornitura comune, vengono inserite clausole che stabiliscono la possibilità di sospensione/interruzione del servizio idrico all’intero condominio in caso di non integrale pagamento della bolletta unica. Inoltre, non è infrequente che i contratti proposti prevedano anche la responsabilità solidale piena dei condòmini (condizione però che, per trovare applicazione, dovrebbe essere approvata dalla totalità della compagine condominiale). Ma a parte questo, già solo la possibilità di agire, anche se a determinate condizioni (e cioè solo dopo l’escussione dei morosi), sui condòmini virtuosi, per recuperare quanto dovuto, consentirebbe un evidente miglioramento dell’attuale condizione. Ciò che sembra emergere da tutta questa vicenda, dunque, è essenzialmente che, per risolvere un proprio esclusivo problema, questa società ne stia andando a creare tanti altri a quei condominii ancora provvisti di contatori individuali. Le Associazioni territoriali della Confedilizia sono a disposizione degli interessati – amministratori e singoli condòmini – per fornire ogni utile informazione al riguardo (indirizzi sul sito: www.confedilizia.it).

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