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Economia

Pomodoro da industria del Nord: primo incontro interlocutorio a Parma

Il commento all’incontro di venerdì 23 gennaio di Filippo Arata, presidente di Ainpo: «C’è la volontà di puntare alla qualità produttiva con una filiera coesa»

Si è svolto venerdì sera a Parma presso la Stazione sperimentale, la prima riunione dei soggetti Organizzazioni di produttori del pomodoro, industrie conserviere e cooperative) che fanno parte del tavolo di contrattazione del pomodoro da industria del Nord. «Si è trattato di un incontro - riferisce il presidente di Ainpo Filippo Arata - del tutto interlocutorio, nel corso del quale si è trattato principalmente degli obiettivi di produzione relativi alle rese per ettaro che sono state indicate tra i 700-710 q.li, con l’intento- commenta Arata- di definire una resa realistica e non virtuale della produzione di pomodoro da industria nel Nord Italia. Ma quello che da subito è emerso - puntualizza Arata - è la volontà di puntare alla qualità produttiva, con una filiera coesa, per evitare che il prodotto non debba subire il deprezzamento che ha coinvolto in questi ultimi mesi molte materie prime, come mais, latte o barbabietola.

E’ assolutamente necessaria - ricorda Arata - una precisa regolazione dell’offerta in base alla domanda, proprio con il fine, come era successo in tempi non lontani, di non creare un disequilibrio produttivo che penalizzi il mondo agricolo (che si trova a dover fronteggiare sempre accresciti costi di produzione) e, di converso, anche l’industria di trasformazione. Ecco perché- conclude Arata- il coinvolgimento diretto di tutta la filiera produttiva (comprese le cooperative) è essenziale». Gli incontri proseguiranno per ora con cadenza settimanale: all’ordine del giorno la revisione della scaletta con i nuovi parametri. Solo alla fine sarà anche fissato il prezzo per la campagna di trasformazione 2015.

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