Sanità, l’Emilia-Romagna spende più del doppio di Lombardia e Veneto
Lo denuncia il Consigliere regionale della Lega Nord, Roberto Corradi. Fra consulenze e incarichi, la sanità costa ai nostri contribuenti 14.50 euro per abitante. In Lombardia, meno della metà. E per molte prestazioni, in Emilia più liste d'attesa
Fra incarichi e consulenze, la sanità in Emilia Romagna costa troppo. A denunciarlo è il Consigliere regionale del Carroccio, Roberto Corradi che lo scorso 30 settembre aveva chiesto alla Giunta bolognese anche i contributi sul mutuo prima casa.
Corradi punta il dito sulle spese sanitarie: pro capite, nella nostra regione, ammonterebbero a 14.50 euro: più del doppio rispetto a quanto devono sborsare i contribuenti di Veneto e della Lombardia. E non che le prestazioni di queste due regioni siano di livello inferiore, anzi. Spesso sono superiori, sotto diversi profili, come le liste di attesa più snelle – spiega il Consigliere leghista.
La sanità in Emilia Romagna costa più del doppio rispetto al Veneto e alla Lombardia |
All'esecutivo regionale, Corradi, ha formulato una risoluzione con tanto di calcoli, per favorire una riduzione dei costi di gestione del sistema sanitario. I costi finali, sostiene il Consigliere, devono essere riportati allo stesso livello di quelli lombardi e veneti.
Per il momento – usando i dati su base Istat (31 marzo 2009) la spesa per incarichi e consulenza in materia sanitaria delle tre regioni risulta la seguente
Emilia-Romagna: 63 milioni di euro - 4.349.332 abitanti;
Lombardia: 75 milioni di euro - 9.764.965 abitanti;
Veneto: 34 milioni di euro - 4.893.309 abitanti.
“Stupisce pertanto” conclude Corradi “l’eccessiva spesa per consulenze ed incarichi sanitari della Giunta guidata da Vasco Errani, che ritengo dovrebbe avviare un percorso virtuoso per ridurre tali costi”.