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Economia

Stages di tre mesi Londra per gli allievi della 5° dell’Alberghiero di Piacenza

Grazie alla sinergia di Regione, della Consulta Emiliano-Romagnoli nel mondo e Centro scolastico agro-alimentare di Piacenza

Tre mesi a Londra a lavorare in alberghi e ristoranti di Londra in un parterre internazionale, una straordinaria opportunità per 11 studenti dell’Alberghiero di Piacenza grazie alla sinergia tra Regione, Consulta Emiliano-Romagnoli nel mondo e Centro scolastico agro- alimentare di Piacenza. L'iniziativa è stata presentata dalla dirigente del Centro scolastico Raineri - Marcora Teresa Andena e dal consigliere regionale Gianluigi Molinari che é presidente della consulta Emiliano - Romagnoli nel mondo, alla presenza degli allievi della 5° Alberghiero che prenderanno parte allo stages, degli insegnanti Maria Pia Poggi (vicepreside), Barbieri, Zerbini, Bosoni (presenti a Londra con la stessa dirigente per i primi giorni) ed alcuni genitori degli studenti.( Kevin Cueva, Tomas Haveriku, Samuele Pomelli, Kredi Matera, Christian Covati, Sitotaw Aldrighi. Javier Nicolas Hernandez Rodriguez, Silviana Chifan, Payano Scarlin, Sofia Maniscalco, Ernesto Johinny Coronel Rivera Fuentes). 

Lo stages di lavoro, che ha un costo complessivo di 24 mila Euro, si inserisce nel progetto London Food speaks Italian” – promoting Emilia Romagna’s glorious food and a quality service through students work experience, un’opportunità tra le prime in Italia resa possibile grazie al bando indetto dalla Regione Emilia Romagna sulla alternanza scuola – lavoro. Fondamentale per questa straordinaria esperienza anche la collaborazione dei ristoratori della Provincia che operano nella City, tra cui l'imprenditore piacentino e ex studente del Raineri Manuel Botti. I ragazzi partiranno il 28 luglio per rientrare il 14 ottobre, “conseguendo della competenze professionali- ha detto l’Andena- fondamentali”, “ma anche- ha soggiunto Molinari- di lingua e di vita, perché dovrete imparare ad autogestirvi, pur supportati dai vostri insegnanti e soprattutto dagli imprenditori che hanno aderito al progetto, persone che, come tanti piacentini sparsi nel mondo, hanno evidenziato coraggio, spirito di intraprendenza e di imprenditorialità”.

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