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Economia Gossolengo

Terre di San Giorgio: vola sui mercati il pomodoro biodinamico piacentino

E’ in pieno svolgimento, in tutto il piacentino, la campagna di trasformazione del pomodoro, con le fabbriche (come riferiremo in una imminente panoramica) in piena attività. Medesima situazione in quella di Settima di Gossolengo, “Terre di San Giorgio”, dove si producono passate e sughi (rilavorazione), derivati da pomodoro coltivato con metodo biodinamico, un piccolo miracolo imprenditoriale dovuto alla lungimiranza, alla perseveranza ed alla passione di Matteo Gazzola che ha saputo trasformare un piccolo laboratorio per la lavorazione del pomodoro, in un fabbrica caratterizzata da una grande ed attuale area di lavorazione ed un ampio magazzino adatto a tutte le molteplici esigenze di una moderna logistica ed una produzione di conserve di pomodoro, passate e sughi pronti esportati in tutto il mondo.

Oltre l’80% viene infatti esportato in Francia, Stati Uniti, Germania, Europa del Nord, ma ora anche negli Emirati Arabi ed in Giappone, un settore quello del biologico che sta attraversando un momento di crescita costante grazie alla sempre maggiore sensibilità che i consumatori riservano ai prodotti di qualità, coltivati con tutte le garanzie (certificazione Demeter) e totale eco-compatibilità e senza l’uso di prodotti di sintesi.

Oltre il 90% del pomodoro trasformato (quest’anno la previsione è per 45.000 q.) viene prodotto nell’azienda di Matteo Gazzola, circa 50 ettari. “Certo- commenta il titolare- si tratta di una produzione di nicchia se confrontata con i grandi volumi delle strutture presenti nella nostra provincia ed in quelle limitrofe, ma c’è oggi la soddisfazione per una scommessa vinta e con i mercati che continuano a sostenerci; c’è il compiacimento di poter offrire un prodotto di qualità straordinaria in cui abbiamo creduto, anche nei difficili momenti iniziali”.

Oggi a Terre di San Giorgio sono impiegate 18 persone tra fissi e stagionali che operano su tre turni. Il pomodoro –riferisce Gazzola- si presenta molto bene: è sano, di buon colore e brix ed ottima resa; ne otterremo ottime passate, buon concentrato e fusti per le rilavorazioni dei sughi ben nove tipologie per tutti i gusti che stanno incontrando un buon successo di mercato”.

Dunque nello stabilimento dotato oggi di impianti tecnologicamente all’avanguardia per garantire la migliore trasformazione, tutto procede al meglio, la conferma di una scommessa imprenditoriale vinta all’insegna della qualità.

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