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«Usb è un sindacato scomodo. Ci vogliono dividere ma non arretreremo di un passo»

Gls e Gesc avrebbero deciso di spostare il personale impiegatizio della sede di via Riva di Montale nelle sedi di Assago e San Giuliano. Presidio e sciopero davanti alla prefettura di Usb: al tavolo organizzato l'azienda non si è presentata

Gls e Gesc avrebbero deciso di spostare il personale impiegatizio della sede di via Riva di Montale nelle sedi di Assago e San Giuliano in Lombardia entro metà luglio. Motivazione? "Accentramento nell'area milanese". Ma i quaranta lavoratori coinvolti non ci stanno e con il sindacato autonomo Usb si sono opposti. «E' una decisione folle, vuol dire ripensare da zero la nostra vita, senza motivazioni apparenti», fanno sapere visibilmente irritati.

Per questo motivo, dopo lo sciopero davanti all'hub il 21 marzo, al quale hanno partecipato anche gli operai del magazzino, nella mattinata del 4 aprile si sono presentati in Prefettura dove era stato convocato un tavolo per affrontare la problematica legata alla decisione dell'azienda, con i lavoratori Maria Teresa Chiarello, Sergio Bellavita di Usb e Roberto Montanari (Rifondazione Comunista) ma dei dirigenti Gls e Gesc nemmeno l'ombra.  Dopo quasi due ore di confronto tra il prefetto Anna Palombi e i delegati sindacali, il gruppo si è spostato in piazza Cavalli dove è stato ricevuto dal sindaco Paolo Dosi, al quale hanno chiesto di prendere posizione. 

«La decisione dell'azienda è gravissima. E gravissimo è anche il fatto che non si siano presentati ma che abbiano fatto sapere che incontreranno il prefetto in un altro momento. Sappiamo che stanno facendo colloqui individuali e così cercano di dividerci. Il nostro sindacato è scomodo, e Gls non vuole sedersi al tavolo perché sanno che la nostra posizione è irremovibile. Non faremo nessun passo indietro. I lavoratori non si spostano», hanno dichiarato i rappresentanti di Usb. 



 

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