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Usb: «Nettamente ridotto lo stipendio dei dipendenti Seta»

L'accordo sul fondo bilaterale di solidarietà siglato tra i sindacati e Seta non trova il plauso Usb

«Nel merito dell’accordo siglato il 3 aprile in Seta sul Fondo Bilaterale di Solidarietà, se Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl ritengono che sia stato ottenuto un buon risultato nel garantire un salario che nella maggior parte dei casi corrisponde a 939,89 euro, per una categoria che svolge un servizio pubblico essenziale, da sempre abituata a fare sacrifici senza mai sottrarsi ai doveri per l’opera prestata in qualsiasi emergenza Nazionale, allora sarà il caso che tali organizzazioni inizino a pensare di cambiare mestiere». Il sindacato Usb contesta l’accordo trovato dalle altre organizzazioni sindacali e l’azienda del trasporto pubblico locale. «Per rendere l’idea, ogni giornata di applicazione del fondo corrisponde a circa 32 euro lorde, quindi non sarà l’80% come da molti pubblicizzato, ma una cifra prossima al 50% della paga normale, senza nessuna certezza di integrazione da parte dell’azienda per arrivare al 100% del salario dei lavoratori destinati loro malgrado al fondo. Senza neanche prevedere nessuna garanzia circa l’erogazione dei ticket e per gli assegni familiari per l’intera durata del fondo. L’obbiettivo aziendale era ed è quello di fare pagare questa emergenza ai lavoratori in tutti i modi possibili, facendo utilizzare loro ogni tipo di istituto: ferie e permessi pregressi e in corso d’anno, congedi di ogni natura e tipologia, anticipi sulle ferie ancora da maturare, aspettative di ogni tipo. L’accesso ai Fondi Bilaterali di Solidarietà senza integrazione salariale, vengono inoltre richiesti nonostante sia stato regolarmente emesso dal Governo il Fondo Nazionale TPL 2020 da distribuire alle Regioni, che a loro volta hanno mantenuto invariati i corrispettivi chilometrici da versare, come per il normale servizio. Inoltre non è stato preventivato nessun taglio ai stipendi d’oro e superminimi dei dirigenti, quadri, funzionari e coordinatori. Nessuna internalizzazione delle attività e consulenze esterne, come nessun segnale arriva dai Dirigenti dell’Agenzia della Mobilità che gestiscono i soldi che arrivano dalla Regione. E’ da sottolineare che anche in aziende subaffidatarie di Seta si è trovato il modo di riconoscere ai dipendenti la differenza tra il contributo erogato dall’Inps e l’ordinaria retribuzione mensile, riconoscendo il 100% della retribuzione mensile ai lavoratori, come in altre aziende del trasporto pubblico. Usb Lavoro Privato e OR.S.A Trasporti Tpl diffidano la pratica scorretta di Seta per la mancata convocazione ai tavoli nonostante la rappresentatività dei lavoratori e ritengono l’accordo, avvilente, privo di concrete garanzie salariali e in spregio di qualsiasi concetto di solidarietà».

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