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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Confindustria: "Guardare alla Francia, torniamo al nucleare"

E' stata resa nota l'indagine congiunturale semestrale della Confindustria. La crisi non è passata ma si tornerà a 'pareggiare i conti solo nel 2015. Giglio: "Si guardi alla Francia, dobbiamo tornare al nucleare"

E' stata resa nota l'indagine congiunturale semestrale della Confindustria: "Arrivano i primi segnali di ripresa ma siamo ancora lontano dal recuperare le perdite degli ultimi due anni". Questo il 'verdetto' dell'ufficio studi di Confindustria che ha presentato l'analisi congiunturale semestrale".

L'INVERSIONE DI TENDENZA - Analizzando le variazioni di diversi indicatori economici, rilevati presso le aziende piacentine manifatturiere nel secondo semestre 2010, rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente emerge una bella inversione di tendenza: l'incremento. Tuttavia bisogna sottolineare che per recuperare le perdite subite negli ultimi anni sarà necessario ancora diverso tempo. Solo nel 2015, secondo le previsioni, l'economia italiana potrà tornare ai livelli pre-crisi.

Quindi dopo 3 semestri negativi arrivano i primi segnali di ripresa. Gli incrementi più significativi si sono verificati nel settore alimentare (9,48 %), che dopo aver tenuto, anche per ragioni strutturali durante la crisi, si dimostra ancora in ottima salute. Molto importante è il risultato del settore meccanico con un incremento della produzione 7, 51 % e nel fatturato 6, 54 %. Dati negativi invece per il settore edile che registra un calo: -10,73 % nella produzione e -19,82% nel fatturato.

L'ESTERO - Ancora una volta il fatturato estero si conferma quale elemento indispensabile per assicurare la crescita delle imprese. L'incremento del fatturato è sostenuto dalla crescita delle vendite all'estero (7, 92%). In questo senso sembra che che le imprese piacentine siano riuscite a cogliere le opportunità portate dalla ripresa  avvenuta nei mesi scorsi in alcuni paesi stranieri.

LA DISOCCUPAZIONE - Si sono invece concretizzati i timori che si erano manifestati sei mesi fa. E' questo infatti l'unico indicatore che nell'indagine fa registrare un calo per l'intero comparto manifatturiero (-0,98 %) dovuto anche dal termine della cassa integrazione in diverse imprese. Ma non solo, Sergio Giglio, presidente di Confindustria, infatti afferma: "La disoccupazione è una componente ormai strutturale legata alla domanda: sempre più spesso le aziende hanno difficoltà a reperire personale e questo si riflette anche sulla possibilità di realizzare investimenti". Infatti sostiene che: "Bisogna che i giovani si indirizzino sempre di più verso studi tecnici che formano le figure professionali di cui oggi le imprese hanno bisogno".

IL NUCLEARE - Sergio Giglio poi si sofferma sull'energia e conferma la necessità di tornare al nucleare come in Francia, nonchè anche la necessità di costruire una diga nel piacentino, e che : "Va bene investire nelle energie rinnovabili ma non bisogna precludersi altri tipi di energia".

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