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Vino: al via la misura investimenti per le cantine

Panelli: “Il 30 giugno 2016 il termine per la presentazione della domanda”

E’ stato deliberato nei giorni scorsi dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Programma Nazionale di Sostegno del settore vitivinicolo, il bando della Misura “Investimenti” per l’annualità 2017 con l’obiettivo di sostenere interventi materiali ed immateriali in impianti enologici di trasformazione e/o commercializzazione. “La misura, spiega Dario Panelli, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Piacenza, può contare su una dotazione finanziaria di 3.852.315 euro ed il termine di presentazione delle domande è fissato a giovedì 30 giugno 2016. L’aiuto finanziario sarà concesso sotto forma di contributi in conto capitale nella misura del 40% sul totale della spesa ammissibile. Sono ammessi al finanziamento gli investimenti con importo minimo di 40.000 euro, sino ad un massimo di 1.000.000 euro comprensivi delle voci di costo relative alle spese tecniche.”

Le risorse sono destinate alle imprese agricole di base che effettuano la trasformazione della materia prima e la successiva commercializzazione delle proprie produzioni come attività connessa, ma anche alle imprese che svolgono attività di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti vitivinicoli, attraverso la prevalente acquisizione della materia prima da terzi sia in acquisto che in conferimento da soci.

“Le imprese richiedenti, chiarisce Panelli, devono risultare iscritte all’Anagrafe Regionale delle Aziende Agricole e devono avere il Fascicolo Aziendale completamente digitalizzato. Le spese ammesse a contributo fanno riferimento alla costruzione e ristrutturazione di immobili, all’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature specifici funzionali all’attività di trasformazione e/o commercializzazione, ad arredi ed allestimenti finalizzati alla funzionalità di punti vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali. Ancora, sono ammesse le spese per la creazione o implementazione di siti internet, finalizzati all’e-commerce, all’acquisto di software e alle spese tecniche, quali onorari di professionisti e consulenti ed infine studi di fattibilità connessi al progetto presentato a patto che non superi il 5% del costo complessivo del progetto.”

“La priorità, conclude l’esperto, nell’ammissione delle domande verrà data alle aziende con produzioni biologiche, DOC e IGT, a quelle che garantiscono la vinificazione totale delle uve e a quelle realtà in possesso di certificazioni in tema di sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, in campo alimentare e di tracciabilità della filiera.”

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