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"Antonino d’oro e dintorni", fino a domenica la mostra di Mistraletti

La rassegna è allestita nel chiostro della Basilica di sant'Antonino dove rimane fino alla prossima domenica, ed è visitabile negli orari di apertura della chiesa

​Giunta al 18esimo allestimento la mostra fotografica di Carlo Mistraletti “Antonino d’oro e dintorni, volti noti e meno noti”, è divenuta appuntamento tradizionale delle celebrazioni organizzate per la festività del Santo patrono della Diocesi e della città, quest’anno alla 31esima edizione. La rassegna è allestita nel chiostro della Basilica di sant’Antonino dove rimane fino alla prossima domenica, ed è visitabile negli orari di apertura della chiesa. L’allestimento oltre  ripercorrere con pannelli dedicati le diverse edizioni dei festeggiamenti antoniniani, propone immagini di eventi di richiamo promossi da Carlo Mistralett quali, per citarne alcuni, Lo sbarco in Lombardia, Il Perity Day, gemellaggi, eventi e convegni su temi medici, sociali e culturali. Ci sono le immagini dei premiati alle diverse edizioni dell’Antonino d’Oro, primi cittadini che offrono il cero, autorità religiose e laiche di oggi e di ieri e istantanee di gente comune: attimi di cronaca e di storia della città costituiti da volti e gesti di persone anonime o di protagoniste della vita pubblica. Un classico di questa edizione è “L’Ariseide”, pannello dedicato al compianto prof. Ferdinando Arisi e altre fotocronache quali la mostra di Mistraletti allestita lo scorso anno a Roma in occasione di un convegno medico e i reportage del  Premio della Bontà Santa Maria del Monte patrocinato dalla Banca di Piacenza e Antonino d’Oro 2016 dalla Famiglia Piasinteina. La figura umana,  in particolare il ritratto, è l’ambito in cui il fotoreporter Mistraletti si esprime al meglio. In questi scatti spesso riesce raccontare la personalità e la gestualità dei soggetti che sorprende puntando l’obiettivo della macchina fotografica verso la persona  presa di mira invitandola con un tono di voce tra l’autoritario e l’autorevole, a rivolgere lo sguardo verso il suo l’obiettivo fotografico. Un rituale che i più accettano compiaciuti,altri nicchiano, però alla fine assecondano lo scatto seguito da un secondo, un terzo clic e oltre. Spulciando i messaggi lasciati sul registro della mostra si trova una valanga di elogi e attestazioni di gradimento. Il tradizionale appuntamento è definito “obbligato e piacevole - uno slalom tra gente comune e volti noti, genuina testimonianza della quotidianità - non è possibile pensare alla festa di Sant’Antonino senza le foto di Mistraletti – Carlo, sei magico e insostituibile protagonista della vita culturale piacentina, resisti al tempo – Uno spaccato di vita piacentina - Io albanese ho visto una cosa meravigliosa; ed è ricorrente il desiderio-invito “ la prossima volta metti anche una mia foto”.  Quale – chiediamo a Mistraletti - tra i tanti messaggi hai più gradito? … quello di un anonimo che ha scritto “E’ bello incontrarsi tutti gli anni”. 

(Immagini di Carlo Mistraletti)

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