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Martedì, 23 Aprile 2024
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Dal Mississippi al Po, Veronica Sbergia&Max De Bernardi alla Muntà di Ratt

Sarà il duo ragtime e country blues Veronica Sbergia & Max De Bernardi ad esibirsi martedì 7 giugno nello storico locale di via Mazzini. La rassegna "Bala cui Ratt" proseguirà tutti i martedì di giugno

Scalda i motori il Festival "Dal Mississippi al Po" e nel frattempo torna da martedì 7 per tutto il mese di giugno alla Muntä di Ratt - lo storico locale sulla scalinata di Via Mazzini - la rassegna “Bala cui Ratt”, una serie di quattro appuntamenti con la musica live in uno dei luoghi più amati della città.

Il calendario delle quattro serate alla Muntä è piuttosto variegato e la proposta musicale spazia dal blues più tradizionale a sbandate verso il folk rock: si comincia martedì 7 con il duo ragtime e country blues Veronica Sbergia & Max De Bernardi.

La settimana successiva sarà alla ribalta un altro duo, quello composto dal bravissimo armonicista Marco Pandolfi, esponente italiano del Chicago Blues, e dal chitarrista Angelo “Leadbelly” Rossi, mentre martedì 21 torna al festival la One Girl Band, musicista residente della scorsa edizione di Dal Mississippi al Po, quel fenomeno veneto che risponde al nome di Elli de Mon.

Chiusura danzereccia con il frastuono, questo significa in lingua occitana Lou Tapage, il nome della band di folk rock d'Oc che si esibirà il 28 giugno.

L'onore di aprire la rassegna spetta martedì 7 giugno a Veronica Sbergia & Max De Bernardi, storici amici di Dal Mississippi al Po, ospiti in diverse passate edizioni del festival. Veronica e Max sono anche i fondatori dei Red Wine Serenaders, la band più rappresentativa del country blues e ragtime in Italia. Il loro progetto a due, quello che porteranno live alla Muntä martedì sera a partire dalle ore 22, è una delle tante emanazioni della band, di cui conserva lo spirito e l'intento di ricerca e riscoperta stilistica e musicale.

Grandi appassionati delle musica Roots americana, Veronica Sbergia & Max De Bernardi si presentano con insoliti strumenti, come ukulele, washboard, kazoo, chitarra resofonica e mandolino, con i quali ricreano, rigorosamente in acustico, sonorità che spaziano dal  Ragtime e Country blues di hokum, a swing, Vaudeville e Jug Band Music, rivisitando con un tocco personalissimo la musica americana degli anni '20 e '30.

Veronica e Max hanno vinto, con i Serenaders, l'edizione 2012 dell'Italian Blues Challenge e l'anno successivo hanno portato a casa il primo premio nel contest europeo, che si è tenuto a Tolosa, un successo che li ha lanciati non solo nel circuito dei locali e dei club nel vecchio continente, ma ha fatto sì che facessero breccia anche nei festival di genere degli Stati Uniti, dove hanno preso parte al Challenge di Memphis.

Nei loro concerti, dove con la musica si compie un viaggio attraverso le piantagioni del sud degli Stati Uniti, i bordelli di New Orleans e le barrelhouses del Delta del Mississippi, propongono tante citazioni di artisti del passato, brani che si ritrovano nei quattro album pubblicati con i Red Wine Serenaders dal 2009 al 2012, ma anche i brani scritti da Max ed inclusi in “The Mexican Dress”, registrato nel 2014 negli Stati Uniti presso i Pacific Studios di Tacoma, Seattle, da Mark Simmons.

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