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Giovedì, 18 Aprile 2024
Concerti Caminata

Appennino Festival, a Caminata le "Quattro province" degli Enerbia

Fa tappa anche a Caminata Val Tidone l'Appennino Festival: venerdì 23 agosto gli Enerbia si esibiranno in un repertorio tutto dedicato alle tradizioni musicali delle "Quattro Province"

Alessandrine e monferrine, gighe e valzer, ma anche gli struggenti canti popolari che parlano di donne abbandonate, amori non corrisposti, matrimoni mai celebrati: è questo il ricco e affascinante repertorio che gli Enerbia proporranno venerdì 23 agosto alle 21.15 a Caminata Val Tidone nell'ambito dell'Appennino Festival 2013.

Il concerto, che si inserisce appunto nel calendario della rassegna di musica antica e tradizionale organizzata da anni per valorizzare il repertorio delle Quattro Province e non solo, si svolgerà nel piccolo e suggestivo borgo della Val Tidone, che è considerato a tutti gli effetti una vera e propria porta tra la Lombardia e l'Emilia. Caminata rappresenta in effetti uno scenario ideale per l'esibizione di un gruppo orientato a valorizzare non solo i repertori tradizionali lombardi ed emiliani, ma anche quelli piemontesi e genovesi, come è distintivo delle tradizioni musicali delle cosiddette “Quattro Province", che comprendono l'Oltrepó pavese e le valli di confine tra Piacenza, Alessandria e Genova.

Nella fitta trama di sentieri e di strade che attraversano le valli e che mettono in comunicazione la pianura con il mare non si sono infatti solamente scambiate merci come l’olio e il sale, ma è fiorita nel corso dei secoli una ricca tradizione musicale, per molto tempo tramandata solo oralmente da musicista a musicista. Proprio a questo repertorio attingono gli Enerbia, proponendo musiche, danze e canti che segnano i momenti più importanti della vita delle genti dell’Appennino ed eseguendo gighe e piane, alessandrine e perigordini, bisagne e tutti quei balli che un tempo venivano tramandati dai suonatori delle Quattro Province.

Per l'occasione, la formazione degli Emerbia comprenderà Maddalena Scagnelli al violino e voce, Gabriele Dametti all'antico oboe appenninico chiamato piffero, Franco Guglielmetti alla fisarmonica e Francesco Torre alla chitarra: il gruppo proporrà, nella piccola ma teatrale piazza del paese su cui converge la scalinata della Chiesa di San Sinforio e Timoteo, canti popolari come “Serenin”, “Partire Partirò” e “A mezzanotte in punto”.

In tanti anni di attività gli Enerbia si sono fatti conoscere per il loro rigore filologico e il loro talento nello studio e nella ripresa dei repertori sacri e popolari delle Quattro Province: il gruppo si è imposto per il talento e l’originalità della sua proposta musicale, apprezzata anche dal regista Ermanno Olmi che ha inserito alcuni brani degli Enerbia, pubblicati nel primo cd “Così lontano l'azzurro...” (ripreso anche dal regista Giuseppe Bertolucci per il documentario televisivo “Un Paese chiamato Po” con Edmondo Berselli trasmesso su Raidue), nel suo film “I cento chiodi” oltre che dal giornalista di “Repubblica” Paolo Rumiz che ha “ritratto” il gruppo nel suo libro di viaggio e storie “La leggenda dei monti naviganti” (Feltrinelli Editore) e dal regista Marco Bellocchio che ha inserito il brano “Partirò farò partenza” nel film “Sorelle Mai” presentato al Festival del Cinema di Roma. Nel 2009 è uscito il secondo cd dell’ensemble, “La Rosa e la Viola”, che documenta il rapporto di collaborazione con il mondo dell’arte e del cinema che ha unito gli Enerbia allo scultore William Xerra e al video maker Roberto Dassoni, il quale ha realizzato un video presentato alla Bit di Milano e dedicato alla Bassa Piacentina con Giovanna Zucconi come voce narrante e protagonista e le musiche degli Enerbia; più recenti sono state le presenze del gruppo al Festival Cinematografico di Freistadt in Austria, all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Festival MiTo, oltre che i numerosissimi concerti sparsi in tutta la Penisola in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Come ormai tradizione per l’Appennino Festival, la serata offrirà l’occasione per esplorare l’ultimo borgo della Val Tidon. Terra di confine tra la provincia di Pavia e quella di Piacenza, Caminata si presenta ai visitatori con il suo piccolo ma delizioso centro appena restaurato e la storia ben impressa anche nell’etimologia del nome, che richiama i camminamenti segreti e oggi murati, le torri, le botteghe medioevali che caratterizzavano il borgo, già dogana tra lo Stato Sabaudo e il Ducato di Parma e Piacenza.

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