Piacenza Jazz Fest, Joshua Redman al President
Il quinto concerto del Piacenza Jazz Fest, in programma mercoledì 19 marzo alle ore 21:15 al Teatro President di via Manfredi, rappresenta uno di quegli eventi che non è banale definire imperdibile. Ospite dell’undicesima edizione della manifestazione, organizzata dal “Piacenza Jazz Club” con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune importanti realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio, sarà Joshua Redman con il suo straordinario quartetto.
Uno splendido gruppo, quello capitanato dal saxofonista Joshua Redman, figlio del celeberrimo Deway Redman, che annovera tra le sue fila Aaron Goldberg al pianoforte, Reuben Rogers al contrabbasso e Gregory Hutchinson alla batteria. Quattro fuoriclasse tra i più richiesti del panorama jazz mondiale, che rappresentano appieno la tradizione più squisitamente bebop e hard bop, arricchita da sonorità più contemporanee vicine al rock e al pop. Il concerto fa parte del carnet degli spettacoli in abbonamento. I biglietti sono in vendita a prezzi popolari. Gli interi a € 18 mentre i ridotti a 15. Le riduzioni usuali sono per i ragazzi sotto i vent’anni, gli anziani al di sopra del 65° anno di età, per i Soci del Piacenza Jazz Club e per gli allievi del Conservatorio “Nicolini”. In prevendita locale viene applicato uno sconto di un euro sia sugli interi che sui ridotti. Per gli studenti delle scuole secondarie l’ingresso è di € 5, ma necessita l’avallo della loro segreteria scolastica. Da quest’anno, inoltre, è possibile sfruttare anche la prevendita on line sul circuito Liveticket.
Joshua Redman è uno dei più grandi e acclamati jazzisti contemporanei, due nomination ai Grammy e un paio di album di culto lo hanno lanciato nel gotha dei saxofonisti più originali e interessanti della scena jazz internazionale. Il New York Times scrive di lui: “Joshua Redman è uno dei musicisti jazz più famosi degli ultimi 15 anni, non solo per la sua capacità naturale nell’improvvisare e la sua personalità di band leader, ma anche per la sua disponibilità nel far conoscere il jazz ad un vasto pubblico”.
Grazie ad una padronanza magistrale del suo strumento riesce ad avere un controllo pressoché perfetto di ogni sfumatura di suono. Musicista con un’anima ed una sensibilità straordinarie, riesce a rendere le sue esecuzioni trascinanti, istintive e nel contempo curatissime ed impeccabili. Figlio del famoso saxofonista Dewey Redman, a soli dieci anni imbraccia il sax tenore. Nel 1991 partecipa al “Thelonius Monk International Jazz Saxophone Competition”, vince la competizione e da allora comincia a registrare con Elvin Jones, Charlie Haden, Jack DeJohnette, Pat Metheny, Roy Hargrove, the Mingus Dynasty and Big Band, Red Rodney e Paul Motian. Nel 1993 pubblica il suo primo lavoro omonimo, a cui fa seguito “Wish” al fianco niente meno che di Pat Metheny, Charlie Haden e Billy Higgins. Seguono altri dieci dischi a suo nome, sempre particolarmente in vista nelle classifiche di vendita in tutto il mondo.
Redman arriva al Piacenza Jazz Fest per presentare il suo ultimo sorprendente album prodotto dal grande pianista, amico e collaboratore Brad Mehldau: “Walking Shadows”. Nel disco è stata inserita un’orchestra d’archi su brani molto distanti tra loro come “The Folks Who Live on the Hill” di Kern & Hammerstein del ‘37 e “Lush Life” di Billy Strayhorn, permettendosi il lusso di riprendere perfino pezzi di ambito rock, come “Let It Be” dei Beatles e “Doll Is Mine” dei Blonde Redhead.
Informazioni e prevendite :
App: https://appstore.com/piacenzajazzfest2013