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Circo Orfei in città, sit-in degli animalisti il 10 febbraio

Il Coordinamento Associazioni Animaliste ed Ambientaliste di Piacenza ha organizzato un sit pacifico in occasione dell'attendamento del Circo Orfei. L'obiettivo è quello di informare la popolazione circa il maltrattamento degli animali nei circhi

Anche a Piacenza un coordinamento di associazioni ambientaliste e animaliste che operano sul territorio, con lo scopo di collaborare e avviare azioni comuni per il rispetto delle normi vigenti a tutela del benessere degli animali, sia domestici che selvatici.

Il coordinamento ha oggi tenuto una conferenza presso il Comune di Piacenza per informare i cittadini del sit pacifico previsto per domenica 10 febbraio, a partire dalle ore 14, in occasione dell'apertura del Circo Orfei, in via Conciliazione. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle condizioni in cui sono costretti a vivere gli animali che prendono parte agli spettacoli.

Giorgia Cigalla, dell'associazione LAV (Lega Anti Vivisezione) ha spiegato come questi animali siano sottomessi al volere dell'uomo tramite il dolore e la paura. Spesso esemplari esotici, vengono allontanati dal loro habitat naturale e costretti ad una vita in gabbia. Nonostante apparentemente possano sembrare sani, gli esemplari che vivono nei circhi, a causa delle violenze subite e degli spazi limitati in cui sono imprigionati, sono apatici e fortemente stressati.

E' poi intervenuta Laura Gastaldi di Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che ha insistito sulla negatività di uno spettacolo in cui un essere vivente manca di rispetto ad un altro. Lo sfruttamento e l'uso della violenza per piegare gli animali alla volontà dell'uomo è fortemente diseducativo per i bambini, che costituiscono una buona parte del pubblico del circo.

Sabrina Soprani, in rappresentanza del WWF
, ha spiegato come il coordinamento si sta muovendo: "Abbiamo fatto al Comune di Piacenza una richiesta d'ordinanza analoga a quella emanata dal
 Comune di Alessandria, con regole ben precise circa la presenza degli animali nei circhi. Se le regole non vengono rispettate, chiediamo l'interdizione della struttura circense dal suolo provinciale per cinque anni".
E' stato fatto poi riferimento all'esemplare di elefante del circo Orfei che in questi giorni ha attirato l'attenzione della cittadinanza. "Il povero animale è stato lasciato in un prato vicino alla strada, esposto per molte ore al freddo e circondato da persone che lo infastidiscono", ha spiegato Laura Chiappa, di Legambiente, "Oltre alla sofferenza dell'animale stesso, si pone un problema di sicurezza pubblica". "L'elefante non aveva acqua e nessun tipo di riparo per proteggersi dal pubblico che lo circondava" - ha specificato Annamaria Galimberti, della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. "Abbiamo avvertito le guardie zoofile in quanto una situazione del genre non si attiene alle norme Cities, linee guida che fanno parte di una norma regionale del 2007" - ha concluso. 

Ha poi preso la parola Silvia Felice dell'assocazione Arca di Noè: "La nostra è una battaglia civile per promuovere una cultura di rispetto nei confronti di esseri più indifesi, come gli animali. Le nuove generazioni devono crescere con questa consapevolezza. Come disse anche Gandhi, la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali".

L
aura Chiappa ha tenuto a precisare che il Coordinamento é contro il circo con animali, ma a favore di quello incentrato sull'esibizione delle abilità umane, che rappresenta sicuramente un'interessante forma d'arte, adatta anche ai più giovani. La Chiappa ha infine sottolineato come questa unione tra associazioni abbia dato vita ad una valida e solida collaborazione in nome della tutela del benessere degli animali.  A livello nazionale il coordinamento si pone l'obiettivo di ottenere una nuova legge a tutela di questi animali, mentre a livello localesi propone di collaborare con il Comune di Piacenza per emettere  la già citata ordinanza a proposito dell'attendamento dei circhi.

A quest'ultimo proposito, il gruppo di associazioni lotterà perchè vengano effettuati maggiori controlli sulle strutture circensi (con azioni legali per denunciare i casi di maltrattamento) e perchè venga sensibilizzata la popolazione sull'impatto negativo che il circo con animali può avere sui bambini. A questo scopo sarebbe utile avviare progetti specifici nelle scuole.

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