Cantiere Simone Weil, workshop teatrale con la compagnia Notterrante
Domenica 19 aprile 2015, dalle 10 alle 18 la compagnia Notterrante terrà un workshop intensivo dal titolo Dal testo alla voce/corpo: esercizi di distruzione linguistica, presso il Cantiere Simone Weil (via Giordano Bruno 4) di Piacenza.
«La lingua non è né reazionaria né progressista; essa è semplicemente fascista; il fascismo, infatti, non è impedire di dire, ma obbligare a dire», così scriveva Roland Barthes. L'attore spesso subisce una sottomissione involontaria, violenta e assoluta, correndo il rischio di ridurre il proprio lavoro interpretativo a mera comunicazione verbale, riducendo il testo a una fredda macchina meccanica. In questo laboratorio prenderemo come riferimento alcune opere del drammaturgo tedesco Heiner Müller. Cercheremo di decostruire il linguaggio, distruggendo i testi per imparare a ricostruirli attraverso la voce/corpo. Esploreremo i frammenti che riusciremo a salvare dalle pagine di Müller con le possibilità della voce/corpo e li vivisezioneremo affinché nulla sia lasciato al caso. Lavoreremo, inoltre, sui ritmi, sui tempi, sulla respirazione, attraverso l'aiuto della musica classica e di quella elettronica.
Il laboratorio è aperto a tutti, per un massimo di 12 partecipanti. Il contributo è di 40 euro. È possibile riservare il proprio posto al 3338138033 - c.simoneweil@gmail.com. Per info sul laboratorio è possibile contattare direttamente la compagnia al 3475596088 - notterrante.wordpress.com
La compagnia Notterrante nasce a Bari nel 2013 dall'incontro artistico di Barbara De Palma e Mariella Soldo, che, nel 2015, aprono e gestiscono Teatr'atelier - drammaturgia e arti contemporanee, spazio teatrale dove tengono regolarmente laboratori e workshop di formazione, invitando anche maestri del calibro di Jurij Alschitz. Hanno portato in scena spettacoli come L'odore intimo del Giappone, La Macìara e Fedra Suspect, tutti improntati sulla nuova drammaturgia. La compagnia è molto attenta ai linguaggi orientali ed europei, basando il proprio percorso su una ricerca drammaturgica che sconfina anche in altre culture, per esplorare la ricchezza e la ricercatezza delle lingue.