Galleria Studio C, "Esplosiva identità, la voce magica del colore”
Alla galleria d'arte contemporanea “STUDIO C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 1° febbraio, alle ore 18, la mostra personale di Antea Pirondini dal titolo “Esplosiva identità, la voce magica del colore”.
Ritorna dunque allo “Sudio C” Antea Pirondini, artista già molto conosciuta e apprezzata anche dal pubblico piacentino per le sue precedenti apparizioni in altrettanti importanti eventi.
Di origini emiliane (vive e lavora a Luzzara), Antea Pirondini vanta un curriculum intensissimo fatto di mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e un'esperienza lunga e consolidata nel tempo fatta di studio e ricerca all'interno della forma e del colore, del segno e del gesto pittorico. Studio e ricerca che, gradualmente, l'hanno portata a risultati inaspettati e sorprendenti, ad un'espressione fortemente connotata e personale, agganciata sì al grande filone dell'Espressionismo Europeo, ma con soluzioni e interpretazioni originali, con un'esecuzione libera ed autonoma che, quasi sempre, sfocia in puro e delicato lirismo. Pittura senza dubbio di materia, questa di Antea Pirondini, una materia preziosa e raffinata che a volte, nella stesura realizzata a masse diventa quasi scultorea e tridimensionale acquistando forza e potenza, ma capace altresì di farsi leggera ed elegante quando, con sapienti velature e graduati passaggi cromatici, suggerisce atmosfere rarefatte e sospese, raccolte, intime e spirituali. Nel complesso un'espressione immediata e tumultuosa, introspettiva e psicologica tutta proiettata sull'ascolto delle proprie emozioni e delle proprie sensazioni. E proprio da queste emozioni nascono le sue intense e graduate campiture cromatiche dominate dalla libertà e dall'istinto, proprio da queste sensazioni prendono corpo e vita il suo gesto fluido e naturale, la sua fresca e sorgiva vena creativa. Pittura che molto spesso, come ho già avuto modo di osservare in più occasioni, si avvale di altissimi riferimenti letterari come la “Divina Commedia” di Dante Alighieri o la straordinaria poetica di Giacomo Leopardi, ma senza forzature o pesantezze, conservando sempre intatta la sua originale fantasia, la sua personale e magica invenzione.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 13 febbraio.