Rivergaro, "Immagini e documenti raccontano"
E' allestita presso l'auditorium Casa del Popolo di Rivergaro la mostra "Immagini e documenti raccontano", esposizione di documenti e opere d'arte dalle chiese e dagli archivi parrocchiali della Valtrebbia
La mostra si allarga nello spazio e nel tempo: esistono un sito e itinerari di visita delle chiese coinvolte:
www.valtrebbiastoriaearte.it
Una parte importante della mostra è dedicata a documenti antichi e si pone come esperienza di riscoperta dei piccoli archivi parrocchiali, spesso poco conosciuti e indagati, che ci restituiscono, come in questo caso, testimonianza di antiche istituzioni. I documenti presentati in questa mostra appartengono al lascito Rocca, che altro non è che la prosecuzione, nei secoli, dell’antico lascito testamentario dettato da Guido de Olzissis nel lontano 1308.
Ci permettono di ricostruire la vita passata di Niviano e del suo territorio: le vicende di una piccola comunità si dipanano sul più ampio sfondo del quadro storico generale attraverso una trama di relazioni, di cui i documenti recano minute tracce.
Quanto esposto permette la visione di diverse tipologie di documenti redatti all’epoca (lettere, contratti di locazione, ipoteche, ma anche semplici minute), le diverse tipologie di marche da bollo, il periodo storico di riferimento, la lingua utilizzata nella corrispondenza, e un’interessante testimonianza delle grafie utilizzate nel tempo.
Per l’analisi di questi documenti sono stati fondamentali il supporto della Biblioteca Passerini Landi nelle persone del Dott. Massimo Baucia, curatore del Fondo Antico e della sua collaboratrice Dott.ssa Elisabetta Rausa, la disponibilità dell’Archivio di Stato di Piacenza, la consultazione del materiale del Museo della Carta di Pescia e della Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona.
Per accompagnare il visitatore sono stati redatti due cataloghi, dedicati rispettivamente alla sezione artistica e documentale la cui vendita andrà a finanziare i lavori di recupero previsti del progetto. E’ anche possibile acquistare in mostra la riproduzione su stoffa della pergamena del lascito testamentario de Olziss, il documento più antico della Bassa Valtrebbia scritto in grafia cancelleresca, la sessa scrittura della Divina Commedia.
Per rendere questo progetto fruibile al maggior numero di persone interessate è stato creato il sito internet www.valtrebbiastoriaearte.it,
La mostra sarà aperta fino all'11 settembre: cataloghi e serate
ORARI: Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 21-23 / Sabato, Domenica e festivi: 17-19 e 21-23
L'iniziativa è stata organizzata dal Centro di Lettura di Rivergaro con la collaborazione delle parrocchie di Pieve Dugliara, Niviano, Rivergaro, Pigazzano, Settima, Ottavello, e con il patrocinio dei comuni di Rivergaro, Gossolengo e Travo.
Nell’ambito della mostra viene proposto venerdì prossimo 12 Agosto alle ore 21.un approfondimento a cura di Fabiana Baudo dal titolo “Cantate al Signore un canto nuovo (Salmo 95,1) – La musica nella cristianità occidentale”.
Questa serata apparentemente più attinente alla parte documentale della mostra, svela invece quanto i due aspetti siano interconnessi.
Esiste infatti un parallelo tra la funzione della musica e la funzione dell'arte decorativa: entrambe sono espressioni artistiche non verbali che potevano essere facilmente comprese da un’assemblea di fedeli non letterata e di umili origini, consentendo nei secoli la loro partecipazione alle celebrazioni sacre, anche dopo che la lingua latina aveva da tempo cessato di essere comprensibile. Era utilizzata per comunicare i dettami biblici, lodare e giubilare Dio, e creare l'atmosfera mistica di stupore e timore.
Nella Bibbia troviamo spesso chiami alla musica e agli strumenti (canto, cantico, cetre, trombe, cimbali) come nell’episodio biblico in cui l’ira di Saul viene placata dal suono dell’arpa di Davide.
Nell'Ufficio ecclesiastico rimarrà fedele la celebrazione del canto dei salmi, oltre che inni e cantici e in tutta la liturgia non si leggeranno soltanto dei passi in latino, ma si cantilleranno.
La musica continuerà ad avere un ruolo peculiare anche quando, nel momento della scissione protestante, i canti saranno composti nella lingua del popolo, comprensibili ed eseguibili da tutta l'assemblea, proprio in virtù del fatto che la musica è parte della religione (non solo cristiana), dato che tutte le confessioni hanno una componente musicale e ritmica molto forte.