Galleria Studio C, "Segno e colore, la misura delle emozioni"
Alla Galleria d’Arte Contemporanea “STUDIO C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 27 gennaio, alle ore 18, la mostra personale di Laura Zilocchi dal titolo “Segno e colore, la misura delle emozioni”.
Nata a Guastalla e residente a Brescello, Laura Zilocchi è personaggio di vasta cultura e dai molti e diversificati interessi. Oltre che artista, infatti, è anche scrittrice e coltiva in modo particolare la passione per la storia, l’archeologia e la storia della gastronomia.
Ha iniziato a dipingere giovanissima frequentando gli studi di Bartoli e Moscardini. Sperimentalista nata, data la sua natura eclettica e poliedrica, ha intrapreso la strada dell’acquerello, del pastello, della pittura ad olio e di svariate altre tecniche che, con il passare del tempo, hanno ampliato e diversificato il suo linguaggio pittorico. Oggi l’artista ha individuato nella carta il suo mezzo espressivo più congeniale e, attraverso questo fragile materia, l’uso dell’acqua e del pc, riesce ad ottenere straordinari effetti cromatici e luministici.
Dopo un avvio figurativo, con opere rivolte per lo più alla descrizione del paesaggio padano, Laura ha sentito il fascino delle Avanguardie Storiche e, tra i vari momenti proposti, ha avuto una naturale e indubbia predilezione per l’Astrattismo: non l’Astrattismo Geometrico di Piet Mondrian, piuttosto freddo e matematico, ma per quello più libero e spontaneo, più lirico e musicale di Joan Mirò e Vasilij Kandiskij.
Allora possiamo senza dubbio affermare che artisti del calibro di Joan Mirò, Vasilij Kandinskij e Giuseppe Capogrossi hanno costituito il punto di partenza di tutta la sua riflessione artistica, e pittorica in particolare, ma a tutto questo la nostra artista ha saputo aggiungere intuito e invenzione, novità e freschezza affrancandosi con decisione da ogni condizionamento culturale e proponendo un’espressione autentica e vera, un linguaggio ed una cifra stilistica che sono solo ed esclusivamente suoi.
Così, attraverso la forma astratta e l’uso magistrale della carta, Laura Zilocchi ha trovato la propria strada, il proprio codice espressivo: una pittura fatta di creatività e fantasia, di luce e colori sulla quale inserisce i suoi segni, le sue traiettorie, le sue scritture. Pittura segnica, quella della nostra artista, ma arricchita da felici intuizioni spaziali, da un innato e prorompente gusto cromatico che, sovente, lascia intravedere un certo divertissement esecutivo, quasi una forma di liberazione interiore quando la sua sintesi grafica riesce a farsi talmente libera e istintiva da rasentare il magico mondo infantile, la semplicità ingenua e disarmante della pura e semplice fantasia. Allora tutto diventa poesia, emozione e lirico sentimento.
La rassegna, che chiuderà l’8 febbraio, sarà introdotta dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini.