Galleria Studio C, "Luce e colore, la forza libera dell'emozione" di Emanuela Franchin
Alla galleria d'arte contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 20 ottobre, alle ore 18, la mostra personale di Emanuela Franchin dal titolo “Luce e colore, la forza libera dell’emozione”
Ritorna dunque a Piacenza Emanuela Franchin, dopo le belle mostre che qui ha tenuto negli scorsi anni: ricordiamo le sue straordinarie personali allo STUDIO C, poi un’altra importante esposizione presso gli “Amici dell’Arte” e quindi un interessante e coinvolgente “incontro con l’artista”, sempre nella sede degli “Amici dell’Arte”, condotto dal sottoscritto e dal prof. Luigi Galli.
Nata a Vigonovo, in provincia di Venezia, dove anche attualmente vive e lavora, Emanuela Franchin è un'artista di lunga esperienza e dall'ampio e articolato curriculum critico-espositivo. Tra le sue innumerevoli esperienze anche l'adesione al “Metaformismo” di Giulia Sillato per la sua straordinaria capacità di interpretare la forma, per la libertà del gesto e la fluidità del segno. Un'espressione fortemente autonoma e personale, quella di Emanuela Franchin, iniziata parecchi anni fa prima sotto l'abile guida di Maurizio Piovan, poi di Mario Salvo e, successivamente, la frequentazione di valenti ed affermati artisti. Dopo un avvio figurativo caratterizzato da un'espressione di carattere prevalentemente naturalistico, la nostra artista ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche, dell'Espressionismo lirico e dell'Informale, soprattutto, iniziando quindi una profonda metamorfosi tecnico-espressiva, una fase di straordinario mutamento estetico-formale fatto di colore, gesto e materia. Ne è una chiara dimostrazione questa mostra dove l’artista presenta una serie di opere tutta rivolta all’interiorità, all’ascolto delle voci misteriose e segrete dell’animo umano. Qui la stesura è corposa e materica ma il risultato finale risulta delicato e leggero, sensuale e poetico: c’è, in quest’artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione veneta, riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l'uso libero e spontaneo della materia pittorica.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 1° novembre.