Prevenzione tumori, al via nelle scuole il "Progetto Martina"

E' stato presentato oggi, giovedì 21 febbraio, durante una conferenza stampa tenutasi presso il Comune, il "Progetto Martina", avviato dall'associazione Lions e rivolto agli studenti delle scuole secondarie. 

L'iniziativa, che si propone di sensibilizzare anche i più giovani nei confronti della prevenzione di alcune forme tumorali, prevede una serie di  incontri con medici e specialisti, diretti a diffondere una completa e corretta informazione.

Già attuato in alcuni istituti lo scorso anno, ottenendo grande successo e partecipazione,  il progetto viene ora riproposto alle nove scuole che ne hanno fatto richiesta, tre nella provincia e sei nella città di Piacenza. Tra esse, il Liceo Scientifico "Respighi", presente il Dirigente Scolastico, prof.ssa Gardella, e il Liceo Classico Gioia, in cui rappresentanza era presente il Dirigente prof.Santini.

Presente alla conferenza stampa anche il Sindaco Paolo Dosi, che ha espresso il suo apprezzamento nei confronti dell'iniziativa e ha ringraziato l'associazione Lions per i servizi offerti alla comunità. Approvazione anche da parte dell'assessore Giovanna Palladini, che ha lamentato il fatto che i giovani di oggi non sono abbastanza sensibilizzati riguardo l'importante tema affrontato dal "Progetto Martina".. 

"Per evitare di ammalarsi è fondamentale che nell'età giovanile si prenda coscienza dell'importanza della prevenzione e si adotti uno stile di vita corretto - ha affermato il dottor Gianni Fasani (Coordinatore  Distrettuale Lions) - Le statistiche dimostrano che in questo modo le possibilità di prevenire alcuni tipi di tumore aumentano dal 30% al 70%, mentre subiscono un incremento dal 50% al 90% quelle di guarigione".

"Il nostro obiettivo consiste nell'informare i giovani in modo corretto, ma non traumatico" - ha sottolineato Milena Tibaldi, presidente della IV Circoscrizione Lions, che ha precisato come agli incontri nelle scuole non siano presenti solo medici esperti, ma anche giovani dei club LEO, che avranno il ruolo di "mediatori", e a cui i ragazzi potranno rivolgersi direttamente.

Tra questi, Cristian Brusamonti, il quale ha spiegato: "Abbiamo scoperto di poter fungere da tramite tra gli studenti e gli specialisti, in quanto gli studenti si sentono più a loro agio con noi. Tramite il nostro intervento, i medici hanno potuto rispondere alle loro domande, sempre poste in forma anonima. Ci siamo quindi resi conto di essere un elemento fondamentale per la buona riuscita di questo progetto".