Al Milestone il saggio pubblico degli allievi del Conservatorio
Martedì 7 giugno 2016 al Milestone avrà luogo il saggio pubblico di fine anno del dipartimento di musica jazz del Conservatorio Statale "G. Nicolini" di Piacenza.
Suoneranno gli allievi delle classi di studio tenute da Umberto Petrin per pianoforte, da Riccardo Bianchi per chitarra, da Riccardo Fioravanti per basso elettrico, Paolino Dalla Porta per contrabbasso e da Stefano Bagnoli per batteria. Il concerto inizierà alle ore 21.15, ma già dalle 20.30 sarà possibile accedere al locale.
Anche quest'anno il Milestone ospita con estremo piacere il concerto di fine anno del Dipartimento Jazz del Conservatorio "G. Nicolini" di Piacenza. Martedì sarà anche l'occasione per chiudere ufficialmente la decima stagione di quello che ormai molte altre città ci invidiano. Per l'occasione il club di via Emilia Parmense 27 a Piacenza sarà aperto a tutti, senza l'obbligo del tesseramento, tipico della sua attività invernale.
Quella che si chiude è stata una stagione ricca di eventi e di nomi noti del Jazz, non solo italiano, che si sono alternati sul palcoscenico del noto ritrovo piacentino. Da diversi anni ormai il Jazz è entrato nei conservatori italiani, prima come breve corso post-diploma classico ed oggi come corso autonomo a sé stante, con un primo triennio ed un secondo biennio di perfezionamento; questo in particolare dopo la riforma dei conservatori che li equipara alle università, ponendoli sotto il diretto controllo del MIUR, il Ministero Istruzione, Ricerca e Università. Ciò ha permesso l'iscrizione anche ad allievi non giovanissimi, a patto che abbiano già una preparazione avanzata in materia, incrementando così il numero delle iscrizioni e allineandosi maggiormente con la realtà musicale odierna, senza limitarsi agli antichi obiettivi didattici conservatoriali, come l'esclusiva formazione di orchestrali o solisti di musica classica.
Ad oggi il dipartimento di Jazz è guidato dal pianista Umberto Petrin (titolare della cattedra) che gestisce i corsi con l'ausilio di altri docenti quali Stefano Bagnoli (batteria), Riccardo Fioravanti (basso elettrico), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Riccardo Bianchi (chitarra). Diverse sono inoltre le materie complementari, alcune gestite dagli insegnanti di cui sopra, come ad esempio "Musica d'Assieme", altre da docenti interni al Conservatorio e altre con collaboratori come Gianni Azzali, che da diversi anni insegna dapprima "Ear Training" e ora "Armonia Jazz" e "Tecniche Compositive Jazz". Insomma un percorso di studi che sta affinandosi, modernizzandosi e cercando di colmare le forti lacune che separano i conservatori italiani da quelli di tutta Europa.
La serata di martedì 7 giugno rappresenterà, come gli anni scorsi, una festa di fine anno, ma soprattutto un momento di verifica e confronto su quello che realmente è stato il cammino di studi nei passati mesi. Si ascolteranno famosi standard come "Indiana", "In A Sentimental Mood", "Ain't Misbehavin", la funambolica "Donna Lee" o "Night In Tunisia", "Whisper Not", "Nica's Dream" e anche brani più moderni come "Sea Journey” o "Windows" di Chick Corea. Gli organici saranno diversi e di diverse dimensioni, basati soprattutto sui corsi di musica d'assieme svolti durante l'anno accademico.