Sala Polivalente di Bettola, "La strada di Rommel"
Domenica 13 maggio, alle ore 17.30, sarà proiettato nella sala polivalente del Comune di Bettola (località Le Forche) il film La Strada di Rommel, la disfatta di Caporetto vista dal nemico alla presenza del regista Alessandro Scillitani; il film è una dedica “all'altra Caporetto”, un viaggio compiuto da Paolo Rumiz a 100 anni dalla celebre disfatta.
Una narrazione alla rovescia, un viaggio che segue da vicino il Primo Tenente Erwin Rommel, tra i protagonisti dello sfondamento austro-tedesco sul fronte di Caporetto il 24 ottobre del 1917, e il suo percorso da Tolmino fino alla vetta del Matajur. Un’impresa che è storia e mito nello stesso tempo. Nel paesaggio si leggono ancora le tracce di quella che è considerata la più grande disfatta italiana.
Dice Paolo Rumiz: «Rommel è un combattente di enorme modernità, i suoi movimenti anticipano la Seconda guerra mondiale. Capisce immediatamente che in una guerra che è stata sempre frontale tutto ciò che ti compare da dietro assume una dimensione irreale. I tedeschi che si materializzavano alle spalle erano visti come fantasmi dai nostri soldati".
Alessandro Scillitani dichiara: "Abbiamo raccolto molte storie legate alla Grande Guerra, e mi sono accorto che era possibile narrare tutto in chiave europea. Come del resto mi ha confermato il Direttore del Museo di Caporetto, la seconda guerra mondiale è più dura da raccontare, la prima è possibile affrontarla diversamente. Però con Caporetto è diverso. Ancora è un evento che scotta, perché mette a nudo nervi scoperti, perchè è diventato metafora di inadeguatezza, incapacità. È stato molto importante, per me, guardare tutto da un altro punto di vista".
Quindi Paolo Rumiz, accompagnato dallo storico Lucio Fabi, dal camminatore Elio Candussi, dal Generale Bruno Petti già comandante delle truppe alpine, si è messo in cammino e ha percorso a piedi i luoghi dello sfondamento. Giulia Candussi, che ha seguito tutto il viaggio, lo ha documentato realizzando un reportage fotografico.
Alessandro Scillitani ha seguito il gruppo, zaino in spalla, spalla, e ha raccolto le storie e i racconti, anche dalla voce degli sloveni incontrati lungo il percorso. Praticamente tutto il viaggio si è svolto in territorio sloveno.
Le musiche del film sono composte da Alessandro Scillitani, coadiuvato dai suoi fedeli musicisti, Marco Macchi, Stefano Ferrari, Tommi Prodi.