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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Gli studenti piacentini in corteo con "tutta la rabbia e la voglia di lottare"

Giornata di sciopero venerdì 10 ottobre da parte deggli studenti piacentini. Nel mirino SETA ma anche la Provincia, accusata di lasciare nel degrado gli edifici scolastici. Proteste anche contro la riforma della scuola

Giornata di sciopero e protesta venerdì 10 ottobre: lo comunica l'assemblea degli studenti piacentini (Collettivo Spartaco, si tratta di una realtà legata al NAP - Network Antagonista Piacentino).

"Venerdì 10 Ottobre noi studenti, precari e giovani disoccupati attraverseremo le vie del centro città con tutta la nostra rabbia e la nostra voglia di lottare contro un sistema economico, sociale e politico che sta stritolando noi e le nostre famiglie. L’ Italia non riparte e non ci stupiamo, visto come viene trattato il mondo della formazione, base del futuro.

Uno dei nostri obbiettivi è la SETA, che specula su noi studenti facendoci pagare cifre astronomiche per un servizio scadente fatto di poche e scomode corse. Morale della favola? 300 euro di abbonamento per poi essere schiacciati come sardine su di un pullman, sempre che questo pullman ci sia.

Questo corteo oltre che verso SETA vuole poter esprimere la nostra rabbia verso la Provincia di Piacenza, responsabile delle condizioni scandalose delle nostre scuole (muri che crollano, finestre che cadono. ecc...) e preoccupata di controllarci ed irregimentarci con i vergognosi badge più che a far si che non ci crolli la scuola addosso.

Infine questa data di sciopero, che coincide con lo sciopero nazionale dei sindacati di base del settore, vuole mostrare a Renzi e Giannini che la loro riforma della scuola a colpi di privatizzazione, tagli ai servizi e agli insegnanti la respingiamo al mittente. Che senso ha assumere tanti precari (fatto di per sé positivo) se poi non si valorizza l’anzianità di servizio? Il lavoro deve essere degno e particolare riguardo deve essere dato a chi fatica da una vita, o a risentirne sarà la qualità dell’insegnamento, la vita di noi studenti e il futuro della nostra generazione. Che senso ha ricorrere a sponsor privati per le scuole? E’ inevitabile che questo condizionerà l’insegnamento nei suoi contenuti. Ci vogliono consumatori o persone consapevoli?

Il 10 Ottobre sarà una giornata di lotta e rabbia giovanile verso politici, banche, padroni e padroncini; con la loro arroganza vorrebbero toglierci tutto, invece noi vogliamo togliere loro la terra da sotto i piedi.

Il 10 Ottobre noi di certo non saremo buoni e tranquilli seduti ai banchi che occupiamo quotidianamente ma saremo davanti al Respighi, dalle ore 9, pronti ad una giornata di rabbia e conflitto".

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