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Giovedì, 18 Aprile 2024
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«Un percorso fino alla cupola del Duomo per ammirare l'affresco del Guercino»

Presentata alla Fondazione di Piacenza e Vigevano l'importante mostra-evento dedicata all'artista che si svolgerà dal 4 marzo al 4 giugno

Un evento di rilevanza nazionale per rilanciare l'immagine (e l'economia) della nostra città. Protagonista, uno dei più grandi artisti del Seicento emiliano: stiamo parlando del Guercino, che ha affrescato la cupola della nostra cattedrale e ha lasciato importanti testimonianze in diversi luoghi di Piacenza.
Una mostra-evento che si svolgerà fra Palazzo Farnese e il Duomo dal 4 marzo al 4 giugno prossimi, presentata venerdì mattina nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano dal suo presidente , dal vescovo monsignor Gianni Ambrosio, dal sindaco Paolo Dosi, dal presidente di Cariparma Ariberto Fassati e dal presidente della Camera di commercio Alfredo Parietti.

«L’idea di questa mostra è nata due anni fa - ha spiegato Toscani - volevamo creare un evento di portata nazionale, e abbiamo deciso di puntare su Guercino. Si intitolerà "Guercino a Piacenza - tra sacro e profano", e si svilupperà su vari fronti. Il primo, ovviamente, riguarderà il grande affresco che adorna la cupola del Duomo, e che sarà visibile per la prima volta da vicino: i visitatori avranno la possibilità di salire fino al loggiato attraverso un affascinante percorso attraverso i corridoi e i sottotetti della nostra cattedrale, fino ad arrivare di poco sotto all'opera, che si presenterà in tutta la sua bellezza con una nuova illuminazione curata da Davide Groppi.

mostra guercino 02-2«Verrà allestita anche una sala multimediale, dove il pubblico potrà assistere alla proiezione dei disegni preparatori dell'affresco, che si animeranno e mostreranno fase dopo fase la nascita dell'opera come la vediamo oggi. Contestualmente a Palazzo Farnese sarà visitabile una mostra di dipinti, ventidue tele di attribuzione certissima, assolutamente documentate ma altrimenti difficili da ammirare perché provenienti da diverse collezioni sia pubbliche che private. In programma anche una giornata di studi dedicata al più grande esperto del Guercino, Sir Denis Mahon».

«Un evento di questa portata - ha concluso Toscani - non si realizza senza un'unione di forze, e difatti siamo qui insieme ai rappresentanti della Curia, che ha messo a disposizione forze intellettuali ed economiche, di Cariparma e della Camera di Commercio. Questo è un evento non nostro, non della Fondazione, ma della città tutta, che speriamo sia positivamente coinvolta e possa in questo modo rendersi appetibile e mostrarsi in tutta la sua bellezza ai territori vicini».

«Mi fa piacere che mi abbiate definito il padrone di casa - ha detto il vescovo Ambrosio - ma in realtà non lo sono. Il Duomo è della comunità cristiana e più in generale è aperto a tutti. Del resto è la comunità che lo ha costruito, peraltro in tempi non facili».

«Un'inziativa stimolante - l'ha definita il sindaco Dosi - accolta dall'amministrazione con grande entusiasmo. Ci permetterà ancora una volta, dopo il successo di Expo, di uscire dai nostri confini e farci conoscere per le nostre eccellenze che sono sia enogastromiche che, soprattutto, artistiche e culturali».

«Questa mostra avrà eco nazionale, e non potevamo che dare il nostro supporto - ha detto Fassati di Cariparma - sono convinto che non possano esserci crescita economica e benessere se non investiamo in cultura».

«La promozione del territorio fa da volàno alle imprese - ha chiosato Alfredo Parietti - per questo la Camera di Commercio ha aderito senza indugio, con l'intento di promuovere la conoscenza del territorio».

Fra il pubblico anche il sottosegretario Paola DeMicheli, che ha sottolineato: «Il nostro Paese non potrà tornare a crescere se non avrà la capacità di valorizzare il suo patrimonio culturale. È anche in quest'ottica, per esempio, che il governo sta studiando nuove tecnologie per un piano di ricostruzione dopo il terribile terremoto che ha colpito il centro Italia che mira a recuperare in toto i monumenti storici andati distrutti. La cultura è il motore dello sviluppo».
Per ulteriori dettagli e informazioni sarà a breve online il sito www.guercinopiacenza.com

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