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Vernasca si inchina agli artisti di strada, è ancora successo per i "Bascherdeis"

Più di di centodieci artisti di strada, tra giocolieri, mangiafuoco, maghi, trapezisti e musicisti, hanno fatto chapeau davanti alle centinaia di persone che per l’ultimo week-end di luglio hanno invaso Vernasca

Stare per qualche ora con il naso all’insù non ha di certo stancato. Anzi, a Vernasca ne valeva davvero la pena. E noi abbiamo provato: prima per ammirare le acrobazie dei trapezisti, poi per goderci lo spettacolo pirotecnico che domenica 29 luglio ha illuminato il borgo dell’alta Valdarda, come epilogo della quattordicesima edizione del “Bascherdeis”.

Chapeau, in italiano inchino, era il titolo dell’edizione 2018. E a Vernasca abbiamo visto proprio questo: più di cinquanta compagnie per un totale di centodieci artisti di strada in rappresentanza di sedici nazioni, hanno fatto chapeau al termine delle duecento esibizioni, davanti alle centinaia di persone che per l’ultimo week-end di luglio hanno invaso il comune sull’appennino. Un “inchino” reciproco perché di fronte all’artista c’era il pubblico che applaudiva e a sua volta ringraziava giocolieri, mangiafuoco, maghi, trapezisti e musicisti, per lo spettacolo che regalavano.

Il pubblico, forse un po’ “più timido” rispetto agli scorsi anni, ha preferito lasciare passare le ore più calde del fine settimana per raggiungere le vie dei buskers alla sera, quando la festa entrava nel vivo. Spettatori che non si sono lasciati intimorire dall’invito da parte dell’artista sulla scena. Perché come ha ricordato qualche busker «non è come al cinema o a teatro dove ci si trova lo spettacolo già pronto e servito: lo spettacolo di strada è sì preparato, ma a volte lascia spazio all’improvvisazione e all’artista, che è il protagonista, si affianca “l’aiutante”, il pubblico appunto».

Le emozioni dei Bascherdeis a Vernasca ©Trespidi/ilPiacenza

E così è stato con il giocoliere cileno Javi Pinto e il duo circense italiano Chien Barbu Mal Rasé. Non da meno i due artisti stravaganti provenienti dall’argentina de l’Estúpida Compañía, la canadese Andreanne Thiboutot che con disinvoltura si è esibita con i suoi hula-hops, la contorsionista Cronopia e Andrea Fidelio che ha offerto un mix di giocoleria e beat box. Era un tutt’uno di circo, musica e teatro lo spettacolo degli italo-ungheresi El Grito. Le marionette di Margaux Dub, arrivato dalla Francia, hanno incantato ogni tipo di pubblico, dai bambini agli adulti. Burattini e pupazzi sono stati animati anche da Chùmbala Cachùmbala. L’arte del mimo è stata messa in mostra da Felicetto, mentre Jackabe Magic è riuscito a sorprendere chiunque con le sue magie senza un palcoscenico o attrezzi particolari.

Ma a lasciarci davvero a bocca aperta sono stati Lucignolo che con il fuoco danza a ritmo di musica, la magia delle bolle danzanti dei Bubble on Circus, i trapezisti e gli acrobati come gli affiatati Byk Cirque e i Carpa Diem. Tra una piroetta ha allietato le persone con le proprie abilità l’argentino Mencho Sosa, capace di mescolare il calcio con la giocoleria classica; e il brasiliano Rafael Sorryso che ha sfidato la gravità salendo sul suo monociclo a tre ruote.

Anche la musica è protagonista

Ad accompagnare la gente lungo le ventitré postazioni c’era la musica. Chi da solo, chi in gruppo, in tanti si sono esibiti fino a tarda serata. Eccoli: Ars Nova Napoli - Tradizionale del Sud Italia, Bal’us’trad - Balcanica, folk (Francia, Colombia), Barone Lamberto - Cantautorato/Rap (Somalia, Italia), Benny Bettane - Handpan (Australia), Bucket Butchers - Percussioni (Italia), Chameleon Mime - Electro swing, Funky (Italia), Dublinass - Tradizionale irlandese (Italia), Fuji Spirit - World fusion (Serbia), Hayelala - Soul-folk (Israele), Lucy Rose - Acoustic rock (Irlanda, Italia), Maria Devigili - Alt Rock (Italia), Matu y Pandilla - Afrolatino (Italia, Cile), Mikeless - Cantalooper (italia), Mosche di Velluto Grigio - Folk/Punk (Italia), Orquesta informal de Rosario - Latin-gispy-fiesta! (Argentina, Spagna), Porcapizza - Trash n Roll (Italia), Ring of Swing - Swing/Jazz/SoulBlues (Italia), I Masa - musica & humor (Italia), Ronnie Grace + IBLA - Pop-rock (Canada, Italia), Teeepeee - Hip Hop/elettronica (Italia), Virginian - Cantautorato italiano in acustico (Italia), Waterproof - Drum’n Bass/ Improvvisazione elettronica (Italia), ORANGE8 - Psych Folk (Italia).

Il dietro le quinte

Se anche quest’anno si sono chiuse le porte ad un’edizione dei “Bascherdeis”, il merito è dell’Amministrazione comunale e delle associazioni di volontariato, in primis Appennino Cultura. C’erano anche la Pro Loco di Vernasca, USD di Vernasca, Gruppo Cacciatori di Vernasca, Sez. Avis di Vernasca, Pro Loco di Borla, Gruppo parrocchiale di Vernasca, Gruppo Alpini di Vernasca, Gruppo Vin Santo di Vigoleno, che con l’apporto dei propri volontari (oltre 250) rendono possibile l’iniziativa.

Le immagini dal drone di Gian Francesco Tiramani - Sky View

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