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"L’origine delle tenebre" di Franco Trentalance e Gianluca Versace

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

In una città italiana, coppie sposate vengono ritrovate mutilate dopo essere state sottoposte ad atroci torture. Nel frattempo, sull’isola greca di Patmos, al termine delle riprese di un documentario sul mondo del porno, il famoso ex pornodivo Luca Graf riceve un messaggio su Facebook da parte di un’archivista di nome Giulia Marcora. Il messaggio lo invita a recarsi in Sardegna, dove gli viene consegnato un documento che gli appartiene: la lettera del suo bisnonno Martin Graf, ex soldato internato in un ospedale psichiatrico della Gallura al termine della Seconda guerra mondiale. "Le emozioni le si erano coagulate per intero nelle pupille. La donna iniziò a contorcersi e a tremare come una foglia, non poteva implorare a voce, lo fece con gli occhi." La lettera del bisnonno conduce Luca nelle terre dell’Alto Adige, suo luogo natale, ma nel frattempo gli efferati delitti continuano e Graf viene chiamato dalla polizia per via di un dettaglio ricorrente sulla scena del crimine: l’assassino lascia sempre un dvd senza custodia che ha come protagonista il famoso attore. "Era la legge del contrappasso. Se la normalità per Lui era un desiderio irrealizzabile e una gioia inappagabile, qualcuno doveva pagare. Lui era menomato nei pensieri, nel corpo e nello spirito." L’origine delle tenebre, edito da BookRoad, è molto più di un semplice thriller: gli autori Franco Trentalance e Gianluca Versace, utilizzando una scrittura essenziale e spietata, danno vita a una narrazione che guida il lettore in un viaggio tra le emozioni, dal terrore alla rabbia, dalla frustrazione all’amore. Le sfumature psicologiche dei protagonisti vengono descritte minuziosamente in modo da comprendere a pieno le loro scelte, le loro follie e i loro sbagli. Un romanzo travolgente, fuori dagli schemi, che ha come tema principale il contrasto tra bene e male, mai totalmente netto in ognuno di noi. Franco Trentalance è un attore, scrittore, coach ed ex pornodivo. Per vent’anni è stato una figura di grande rilievo nel panorama dell’hard internazionale, lavorando con le migliori produzioni di tutto il mondo. Oggi come coach tiene conferenze e speech sulle dinamiche del successo. Ha esordito come narratore firmando insieme a Gianluca Versace il thriller Tre giorni di buio (Castelvecchi Ultra, 2015). Nel 2017 ha pubblicato il suo secondo thriller Il Guardiano del Parco scritto col regista Marco Limberti (Ed. Pendragon). “Il personaggio di Luca Graf non è un mio clone, non sono così egocentrico da scrivere un romanzo e rendermene anche protagonista. Detto ciò, so bene che la sua figura in qualche modo mi ricorda, non foss' altro che si tratta di un ex pornodivo. Ma Graf è un uomo disilluso, disincantato e non esattamente in pace con se stesso, al contrario io mi ritengo fortunatamente soddisfatto dei percorsi intrapresi nel tempo. Il protagonista ha però alcune caratteristiche nelle quali mi rifletto, come la capacità di mettersi in gioco andando oltre le apparenze e l’essere un “lupo solitario” che talvolta rasenta il cinismo, difetto al quale nemmeno io sfuggo totalmente.” Gianluca Versace è giornalista professionista. Laurea in legge, indirizzo forense, negli anni Ottanta inizia a lavorare per radio, tv e quotidiani, scrivendo per testate come Il Carlino, La Nazione, Il Giorno, Il Tempo e Il Piccolo di Trieste. Negli anni Novanta dirige le emittenti tv Grande Italia e Rete Nord. Nel Duemila entra a Serenissima televisione, che in seguito diventerà Canale Italia, emittente nazionale della quale è uno dei conduttori più noti. Ha pubblicato il thriller Il domatore del fuoco nel 2012 e per i tipi della Castelvecchi il thriller Tre giorni di buio, scritto con Franco Trentalance. Con l’economista Eugenio Benetazzo ha scritto invece Neurolandia, edito da Chiarelettere, Eurocracy e Apocalyps€uro. “Il tema di fondo de “L’origine delle tenebre” è quello delle radici del male. Raccontando questa storia io e Franco abbiamo cercato di guardare negli occhi l'enigma di un "passato che non passa", in questo caso qualcosa che ha cambiato il corso stesso della storia dell'umanità e che poi si è come trasferito per via genetica e depositato nel sangue del nostro protagonista, Luca Graf. Ma poiché nelle vicende umane niente è per sempre e tutto deve ancora accadere, il messaggio di fondo del nostro romanzo è che non esiste un’eternità della colpa in grado di tenerci per sempre nel buio “delle tenebre” dal momento che ciascuno di noi può restituire a se stesso e agli altri il bene primario della verità, spezzando la coazione a ripetere connaturata al male.” www.bookroad.it

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