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Fondazione milanese dona lettori Mp3 all’Ematologia di Piacenza

Grazie alla fondazione denominata Beat leukemia, la Onlus che è approdata nei giorni scorsi a Piacenza, nel reparto di Ematologia diretto da Daniele Vallisa

Battiamo la leucemia. È questo il messaggio che ha lasciato Alessandro Cevenini, giovane milanese scomparso a 26 anni dopo aver combattuto per due anni con una forma acuta della patologia. La sua eredità – un libro, un sito con informazioni in 15 lingue, un gruppo su Facebook e una borsa di studio – è portata avanti a una fondazione denominata Beat leukemia. La Onlus è approdata nei giorni scorsi a Piacenza, nel reparto di Ematologia diretto da Daniele Vallisa. In ricordo di Ale, perché “nemmeno un’altra persona debba passare quello che ho passato io”, l’associazione sta lavorando a sostegno diretto dei pazienti e degli ospedali.

Al Guglielmo da Saliceto il papà di Alessandro è venuto in prima persona per una testimonianza diretta e per donare all’Ematologia alcuni lettori Mp3, da collocare in ogni posto letto. Un gesto semplice ma utile, per migliorare il comfort dei pazienti ricoverati nel reparto e per farli sentire un po’ a casa. I lettori sono stati donati grazie alla sensibilità della ditta Sound Disc. Ad accogliere la delegazione di Beat Leukemia c’era lo staff di Daniele Vallisa, con medici, infermieri, la coordinatrice Lorella Cappucciati e la psicologa Laura Dallanegra.

“Non possiamo che ringraziare la Fondazione per questa donazione e sperare – ha sottolineato il primario – che questo incontro sia solo il punto di inizio di un rapporto di collaborazione, con l’obiettivo di informare e sostenere i pazienti e i loro familiari”.  A ricevere Cevenini c’era anche Mara Conti, presidente dell’Associazione piacentina leucemie (Apl), sodalizio da sempre in prima linea sul fronte del volontariato locale rispetto a queste patologie. Il contatto tra la fondazione milanese e il reparto è stato creato anche grazie a Pamela Febbrili, giovane volontaria piacentina che ha conosciuto la malattia assistendo un familiare. “Alessandro – è il suo messaggio - ha scritto un libro, che s’intitola Il Segreto è la vita”.

Si tratta di una testimonianza fantastica, aggiunge la giovane, che parla di speranza, amore, amicizia e fede. “Leggetelo, è un libro per tutti, soprattutto per chi non è malato".  Per informazioni e per sfogliare direttamente le parole di Alessandro, è possibile consultare il sito www.beat-leukemia.org. Per conoscere Pamela e gli altri volontari di Beat Leukemia ci si può rivolgere alla mail pamela_febbrili@libero.it: è un’opportunità per i familiari dei pazienti e per i malati stessi per scambiarsi messaggi amichevoli di supporto durante i momenti di maggior difficoltà legati alla patologia.

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