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5 Stelle: «Ancora pochi comuni raggiunti dalla banda ultralarga»

La deputata pentastellata Mantovani: «Solo parziale l’attivazione di Tim e il numero dei comuni è irrisorio. Ancora lontani dall’obiettivo»

«Tim ha annunciato l’attivazione della banda ultralarga in 74 Comuni dell’Emilia Romagna (Bologna 11, Ferrara 6, Forlì-Cesena 1, Modena 10, Parma 9, Piacenza 18, Ravenna 2, Reggio Emilia 8 e Rimini 9) come se questo bastasse a dare attuazione a quanto previsto dal decreto Cura Italia per fronteggiare le esigenze nate con l’emergenza Covid-19. Purtroppo siamo ancora lontani dall’obiettivo: il numero dei Comuni è irrisorio rispetto a tutti quelli dove ancora il servizio non è adeguato per sostenere per esempio telelavoro e didattica a distanza e la tecnologia offerta non è quella con le migliori prestazioni». Così la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani all’indomani dell’annuncio della società di telecomunicazioni. «Tim afferma di avere attivato 317 armadi stradali collegati alla rete FTTC (Fiber to the cabinet), cosa diversa dalla cosiddetta FTTH (letteralmente Fiber-To-The-Home), che resta l’obiettivo vero per avere garanzia di efficienza del servizio» prosegue Mantovani. «Anche l’intervento pubblico regionale è in ritardo. Tutte le zone dei Comuni di montagna e dei Comuni più piccoli e meno abitati avrebbero già dovuto essere coperte dalla banda ultralarga, invece ci sono gravi ritardi. I termini per l’utilizzo dei fondi europei sono fissati a fine anno, eppure per intere aree non ci sono ancora nemmeno i progetti».  «I fondi per gli interventi pubblici di infrastrutturazione nelle aree cosiddette “bianche”, cioè di montagna o poco abitate, sono stati messi a disposizione nel 2013 dall’Unione Europea e nel 2016 Il governatore della Regione Emilia Romagna aveva promesso che tutti avrebbero avuto la banda ultralarga, grazie ai 180 milioni di euro che sono arrivati dallo Stato (FSC) e ai 75 milioni arrivati direttamente alla Regione dall’Unione Europea. Invece siamo a ridosso della scadenza, fissata al dicembre 2020, e ancora in molte aree è appena partita la progettazione». «In questo momento di emergenza e di crisi è tempo di fare uno sforzo straordinario da parte di tutti. Mi rivolgo agli operatori che negli anni hanno fatto meno di quanto ci si aspettava. Oggi è il momento di dare un segno di svolta; lo facciano per il Paese», conclude Mantovani.

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