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5 Stelle: «Per ora a Palazzo Mercanti la musica non è cambiata»

Sergio Dagnino e Andrea Pugni: «Per ora abbiamo assistito a tanti annunci da parte dell'Amministrazione, speriamo che si inizi a fare sul serio»

«Sono trascorsi più di quattro mesi – commentano Sergio Dagnino e Andrea Pugni, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle - dalle elezioni cittadine che hanno visto l’affermazione della coalizione di centrodestra. Leggiamo la nota firmata dai capigruppo dei partiti che sostengono la giunta con la quale annunciano che provvederanno a “spazzare la polvere nascosta sotto i tappeti” e perseguiranno con le loro decisioni gli obiettivi che si sono dati durante la campagna elettorale. In qualità di portavoce in Consiglio Comunale di tutti quei cittadini che in giugno hanno votato il Movimento 5 Stelle non possiamo che esserne soddisfatti. Fino ad oggi abbiamo assistito ad una serie di annunci (quasi tutti a mezzo stampa) di quello che avrebbe fatto la maggioranza: apertura ZTL anticipata alle 18, prontamente smentita; chiusura degli spazi di aggregazione giovanile, smentita dall’assessore Zandonella; rivisitazione del sistema teatri con la gestione di Teatro Gioco Vita nel mirino e interventi successivi di esponenti della giunta a tranquillizzare il direttore Diego Maj; rivisitazione del settore accoglienza profughi in capo all’ASP, con audizione dell’amministratore Perini, durante la quale esponenti della maggioranza venivano a conoscenza di dati fino a quel momento (ed evidentemente anche durante la campagna elettorale) ignorati.

Alcune cose sono state fatte: chiusura del festival del diritto (con conseguente perdita, per ora, dei soldi delle relative sponsorizzazioni) senza proporre una vera alternativa; uscita dal sistema ready (i cui costi sostenuti non sono stati quantificati) e contestuale annuncio di un tavolo permanente contro le discriminazioni; interventi di viabilità di corso Vittorio Emanuele e Stradone Farnese senza attendere il nuovo improcrastinabile piano della viabilità che permetta di intervenire in maniera omogenea su tutto il territorio cittadino. Noi sosteniamo da anni che gli interventi cosiddetti “spot” non servano ad altro se non a spendere denaro pubblico per fare e disfare sempre nello stesso punto scontentando saltuariamente gli uni e gli altri.

La cartina al tornasole di quello che diciamo è l’episodio riguardante la gestione degli spazi acqua della piscina Raffalda nel quale Sindaco e assessore hanno mostrato una capacità di coordinamento degli intenti alquanto dubbia (con l’imbarazzo creato negli ambiti sportivi di riferimento ed una eco mediatica non ancora sopita).

Dall’articolo si evince che finalmente si comincia a fare sul serio. Vedremo se i malumori che arrivano dalla forza più numerosa all’interno della coalizione di maggioranza (vedi la recente intervista rilasciata dal consigliere della Lega Pavesi) avranno trovato risposta. Siamo in attesa delle linee di mandato e su quelle inizieremo a confrontarci con la speranza di superare questo continuo dibattito fra vecchia e nuova maggioranza finalizzato solo a dimostrare di chi è la colpa o il merito delle cose. La musica è cambiata, sono cambiati gli orchestrali, ma per ora le note della politica che si sentono a Palazzo Mercanti sono sempre le stesse».

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