A Castelsangiovanni il Pd appoggia “Vivere Castello” di Roberto Ceruti

Roberto Ceruti, 60 anni, ora pensionato ma in passato direttore del consorzio di bonifica di Piacenza – sarà il candidato sindaco della lista civica “Vivere Castello” alle elezioni comunali di Castelsangiovanni, il comune più popoloso al voto nella tornata elettorale del 25 maggio. “Vivere Castello” è appoggiata dal Partito Democratico.

Il motivo principale della mia candidatura a sindaco di Castelsangiovanni deriva dal fatto che ho trovato un gruppo di giovani motivati che mi sostengono. Un anno fa è nato il gruppo “Città Aperta”, formato da persone apartitiche che si ritrovavano a discutere dei problemi e del futuro della nostra cittadina. In vista delle elezioni comunali di quest’anno, il gruppo ha deciso di proporsi e il Partito Democratico, condividendo i punti di riferimento della lista e del programma, ha accolto la nostra candidatura. La lista civica “Vivere Castello” è perciò composta per il 50% da appartenenti al Pd, per l’altra metà da persone che si sono impegnate in questo progetto partito un anno fa».

Sono candidati consiglieri al fianco di Ceruti: Aldo Bersani (59 anni), Alberto Caravaggi (49), Fabrizio Carrà (60), Luisa Falcone (44), Piero Fanaletti (56), Massimiliano Gobbi (40), Claudio Lombardelli (52), Alessandra Macchi (43), Marco Meazza (22), Agladia Miritello (49), Alberto Molinari (56), Erika Tagliaferri (27), Lucia Torretta (44), Daniele Tosca (31), Andrea Varesi (31), Sandro Zoccola (52). 

«La cosa più importante del nostro programma è il presupposto che, per governare l’amministrazione di Castelsangiovanni, c’è bisogno di gente che si dedica a tempo pieno a questo impegno. La sicurezza è fondamentale: bisogna fare qualcosa contro i vandalismi e i furti. Vogliamo mettere sistemi di videosorveglianza e aumentare la vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Inoltre intendiamo agevolare l’acquisto di sistemi di difesa passiva da parte dei residenti anziani. Per il sociale l’obiettivo è quello di migliorare – o ricostruire del tutto – la casa di riposo, ora in uno stato non accettabile». Il candidato Ceruti invita i cittadini a confrontare le differenze di impostazione del programma tra le tre liste che parteciperanno alle comunali del 25 maggio. «Da noi c’è stato un programma studiato – fa notare -, strutturato e condiviso nel corso di quest’ultimo anno. I nostri candidati vogliono portare avanti con impegno questo programma, che non è solamente una dichiarazione di buone intenzioni».

«Ci siamo imposti – continua Ceruti -  di non parlare male né del passato amministrativo di questi ultimi anni di Castelsangiovanni, né delle altre liste concorrenti. Tuttavia riscontriamo che vi sono alcuni problemi: la piazza non ha una sua identità, bisogna valorizzare i nostri due mercati, manca una tangenziale e bisogna assolutamente riqualificare diversi edifici municipali ora in stato di degrado». Al centro della candidatura di Ceruti vi è un discorso di condivisione. «Non vogliamo fare promesse, prima di farle bisogna trovare i soldi. Possiamo dire che tutto quello che faremo sarà il frutto di un percorso di condivisione e di studio fatto con la popolazione di Castelsangiovanni. Alcuni punti del nostro programma sono in comune con quelli delle altre liste: da noi il metodo di studio e di partecipazione è diverso. Inoltre, se non c’è un forte legame con le istituzioni più grandi di noi, non si possono avere i finanziamenti per attuare quello che abbiamo intenzione di fare. Bisogna allacciare rapporti istituzionali con Regione, Unione Europea e Stato, e in questo ci vuole tanta volontà».