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«Al lavoro per colmare la distanza con la comunità che la vicenda Caruso ha creato»

Il debutto da neo presidente del Consiglio comunale del 24enne Davide Garilli: «La vicenda Caruso ha scosso tutto il mondo politico piacentino e toccato i piacentini, ma qua in Consiglio ci sono rappresentanti onesti che s’impegnano con passione». «Io troppo giovane? L’autorevolezza non è data dall’età»

«Quella di oggi è una grande emozione, come quella del primo Consiglio comunale di due anni fa. Sto per ricevere una grande responsabilità, un grande impegno». Troppo giovane per fare il presidente? «Saranno i consiglieri a giudicare il mio operato». Così Davide Garilli, neo presidente del Consiglio comunale di Piacenza, pochi minuti prima di aprire i lavori della prima seduta da lui Davide Garilli-5presieduta, la seconda in assoluto dopo l’arresto dell’ex presidente Giuseppe Caruso. L’esponente leghista, 24enne, al momento della sua elezione si trovava in vacanza negli Stati Uniti. Non si aspettava di essere scelto come presidente dal centrodestra, a pochi giorni dal clamoroso coinvolgimento di Caruso nell'operazione "Grimilde" contro la 'ndrangheta. «Non voglio dilungarmi troppo – ha poi dichiarato in aula Garilli - e far perdere tempo ai punti all’ordine del giorno della seduta, ma intervengo in merito ai fatti accaduti nelle ultime settimane che hanno richiesto la nomina di un nuovo presidente del Consiglio comunale. Mi scuso per l’assenza alla seduta scorsa, non mi è stato possibile tornare a Piacenza di persona. Ho comunque ascoltato gli interventi di tutti i consiglieri comunali, tutti sono stati feriti da una vicenda deplorevole, una notizia che ha lasciato senza fiato anche me, con accuse pesantissime che hanno portato alla sua carcerazione per associazione mafiosa dell’ex presidente».

«Questa vicenda – ha poi proseguito il neo presidente Garilli - ha scosso tutto il mondo politico piacentino e toccato nell’intimo ogni cittadino di questa comunità. L’accostamento tra Piacenza e la ‘ndrangheta ha leso l’immagine di tutti noi. Ora il mio ruolo non è quello di giudicare la vicenda, ma tutti noi dobbiamo ergerci a paladini della legalità nella cosa pubblica, contro quei tumori che si insinuano nelle realtà locali, sia che si chiami ‘ndrangheta o camorra, mafia, sacra corona unita o cosa nostra. È necessario alzare la testa e ripartire, senza minimizzare, lavorando per colmare quella distanza che, inevitabilmente, si è creata tra la comunità e la politica. Il cittadino deve Davide Garilli-5riacquistare fiducia nelle istituzioni che lo rappresentano. Qua dentro ci sono rappresentanti onesti che lavorano tutti i giorni per il bene della comunità, con passione. Ho accettato questo ruolo in un momento difficile per la nostra città, mai avrei pensato di ricoprirlo in passato. Non ho mai sgomitato per occupare questo scranno, mi sono soltanto messo a disposizione. Quando mi è stato proposto, ho valutato». La giovane età di Garilli, al primo mandato da consigliere, ha fatto storcere il naso a più di un piacentino. «Risponderò con l’impegno, – è il messaggio di Garilli - dedizione e imparzialità a quei esponenti della società civile e a quelle testate giornalistiche che hanno mosso critiche nei miei confronti, quando ancora non ero entrato nel ruolo. Autorevolezza e ruolo di garanzia sono due caratteristiche richieste dal ruolo di presidente. Non sono date dall’età anagrafica, ma dal riconoscimento che gli altri consiglieri mi potranno dare vedendomi all’opera qua dentro». Garilli, non l’ha detto, ma il sindaco Patrizia Barbieri ha voluto poi specificare che il suo sarà un impegno a tempo pieno. «Il 31 luglio – ha specificato il primo cittadino - si licenzierà dal lavoro. Non so in quanti l’avrebbero fatto qua dentro, è un impegno serio il suo».

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