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Asp, in aprile la presentazione del progetto del nuovo Pensionato Albergo

L’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati: «Fondamentale per diminuire le liste d’attesa». Trentacinque assistenti sociali passeranno dalle coop all’Asp “Città di Piacenza”. Rabuffi: «Se Salvini vuole togliere soldi ai profughi ne risentono Asp e Comune»

Sono stati approvati in Consiglio comunale quasi all’unanimità (astenuto il solo Gianluca Bariola di “Con Rizzi la Piacenza del Futuro”) gli indirizzi per il riordino delle forme di gestione dei servizi sociali e socio sanitari. Ad Asp “Città di Piacenza” è stato conferito il servizio sociale di base, rispetto al precedente piano di riordino. Mantiene fino al 2021 il ruolo di gestore diretto di servizi socio-sanitari nell’area anziani, nell’area disabili e nell’area dell’accoglienza minori. Ora conferisce il servizio sociale di base, cioè le funzioni di servizio sociale professionale relative all’accoglienza, all’analisi e valutazione dei bisogni. Asp – è uno dei punti chiave del riordino - assumerà 35 assistenti sociali, ora in forza al Comune tramite alcune cooperative. Inoltre procederà alla valutazione della sostenibilità gestionale del progetto di recupero della struttura dell’ex Pensionato Albergo, all’interno della struttura di via Campagna. L’opera è molto attesa in città, per aumentare il numero di posti Cra (Casa Residenza Anziani) e snellire le liste d’attesa delle famiglie piacentine che vogliono vedersi accogliere le richieste di ospitare i propri cari all’interno delle strutture convenzionate.

Asp gestisce già oggi 216 posti accreditati al Vittorio Emanuele. «L'ex Pensionato albergo è nelle attenzioni dell’Amministrazione e Federica Sgorbati-6dell’Asp – ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati -, È fondamentale per la città, per le liste d’attesa di ricovero: il 30 aprile 2019 sarà la data in cui Asp presenterà il progetto esecutivo verificato, che diventerà subito cantierabile». L'ex pensionato albergo dovrebbe poter ospitare altri 90 anziani. «C’è grande soddisfazione da parte dei sindacati per l’assunzione diretta dei 35 assistenti sociali». Lunga anche la lista d’attesa degli asili comunali: 141 bambini attendono un posto, 94 nei nidi, 47 per il nido d’infanzia di via Sbolli. L’assessore ha ricordato che le tariffe della Cra convenzione sono fissate dalla Regione: sono 385 i posti anziani convenzionati.

«Curioso che la maggioranza – ha rilevato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - abbia cambiato idea sulla natura di Asp, sui suoi obiettivi, sulla sua organizzazione. Vi siete ravveduti, dopo aver pensato a lungo che l’unica missione dell’Asp fosse quella di accogliere i profughi. Oggi diamo fiducia all’azienda, speriamo che si vada avanti a ri-pubblicizzare i servizi». Rabuffi ha richiamato il Decreto Sicurezza del vicepresidente del Consiglio Salvini. «Toglierà risorse destinate all’accoglienza dei profughi: la cifra dai 35 euro attuali passerà a 19, oppure ai 25 o 26 euro, ancora non è dato sapere. Con la conseguenza di non rendere più conveniente, per gli operatori privati, questo servizio. Così i privati scaricherebbero tutto sul pubblico. E si metterebbe in difficoltà un’azienda pubblica come Asp, che non potrà chiamarsi fuori. Se si pagasse 26 euro per profugo, quei 9 euro di differenza sui 190 ospiti sono 624mila euro all’anno in meno. Un bell’affarone, un bel problemino, per un’azienda che ha fatto una fatica in meno per arrivare vicina al bilancio. Mi viene da dire: bravo Salvini. Così i comuni dovranno dirottare le proprie risorse per l’accoglienza dei profughi». Rabuffi ha voluto anche segnalare i costi delle Cra. «Si tratta di 2500 euro per un posto nel privato al mese, 1500 euro nel pubblico, una cifra inarrivabile per moltissimi piacentini. Ci sono tante persone disperate, tante famiglie in difficoltà che non sanno come badare ai propri familiari non più autosufficienti».

«È un provvedimento di sinistra – ha evidenziato Stefano Cugini, capogruppo Pd, commentando la delibera su Asp – che porta a investire forte su Asp, perché si pensa che sia il braccio operativo dei servizi sociali di Piacenza». «Avevamo dubbi sul passivo di Asp – ha detto Davide Garilli della Lega - che toccò 1,5 milioni di euro. Con un senso di responsabilità noi della Lega abbiamo fatto proseguire l’accoglienza dei profughi per conto di Asp, chiedendo di tenere però ben distinti i due ambiti, l’accoglienza dei profughi e l’assistenza agli anziani». Garilli ha risposto a Rabuffi: «Spendere per i profughi da 35 euro a 25 o 19 euro per l’accoglienza, servirà per impiegare le risorse altrove, a partire dalla sicurezza». «Dire che è un provvedimento di sinistra – a Cugini ha risposto Michele Giardino (Gruppo Misto) - significa ragionare secondo una classificazione d’altri tempi». «Intendevamo dire – ha ripreso Giorgia Buscarini (Pd) - che la sinistra guarda più a delegare servizi al pubblico, non al privato». «L’obiettivo del centrosinistra – ha espresso Gianluca Bariola (Con Rizzi la Pc del futuro) – dovrebbe essere quello di tenere insieme bisogni e servizi, non c’entra niente pubblico o privato, ma il risultato». «Con intelligenza amministrativa abbiamo capito che Asp funzionava bene – ha precisato il capogruppo della Lega Carlo Segalini - e abbiamo fatto un po’ retromarcia. Non abbiamo mai detto di togliere i minori non accompagnati dall’Asp, ma di togliere i costi ai comuni dell’accoglienza ai minori. Noi siamo per i piacentini, in questo caso per gli anziani. Ci sono costi alti e carenze di posti. Gli otto consiglieri della Lega sono stati votati dai piacentini qua dentro per ricordare questo».

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