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Asp risanata, Cugini e Rabuffi: «Sembrava un azzardo, ora raggiunto un grande obiettivo»

Il capogruppo del Pd: «L’assessore Sgorbati ha fatto bene a confermare Perini e Bocchi al vertice». Il consigliere di Pc in Comune: «Dimenticati quei “mal di pancia” del centrodestra, è la dimostrazione che i pregiudizi politici non hanno valore»

Asp “Città di Piacenza”, l’azienda al 94 per cento del Comune che gestisce “Vittorio Emanuele”, “Pio ritiro Santa Chiara” e gli ospizi civili del capoluogo, è arrivata al pareggio di bilancio. Nel 2018 il consuntivo ha consegnato 84mila euro di “rosso”, mentre per il 2019 il previsionale prevede il pareggio, dopo anni difficili (nel 2014 le perdite toccarono il milione e 600mila euro). A margine della conferenza Stefano Cugini-17stampa di presentazione dei dati forniti dai vertici dell’azienda Asp anche l’opposizione in Consiglio comunale vuole dire la sua.

«Oggi è un gran giorno – è l’intervento di Stefano Cugini, capogruppo del Partito Democratico, all'epoca del l'avvio del piano di risanamento assessore ai servizi sociali - per chi crede nella buona amministrazione e in chi coniuga il coraggio di scelte non facili con la perseveranza di un lavoro senza sosta. Non ho difficoltà a dire che mi sono commosso leggendo la notizia del pareggio di bilancio raggiunto da Asp. È il traguardo pianificato nel 2014, che allora sembrava un azzardo e che oggi è realtà, grazie alla passione e alle competenze di Marco Perini e Cristiana Bocchi, insieme a un gran bel gruppo di collaboratrici e collaboratori pronti a remare in una sola direzione. Sono onorato di aver assistito in prima persona a un pezzo importante di questa storia e mi sento di fare un plauso pure a Luigi Rabuffi-14-2chi ha preso il mio posto in assessorato, confermando la fiducia all'amministratore e al direttore, permettendo loro di raggiungere questo grandissimo obiettivo per la città».

Sul risanamento di Asp è intervenuto anche il consigliere di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi. «È la dimostrazione – ha precisato Rabuffi - che i pregiudizi, specie quelli politici, non hanno alcun valore. Grazie al buon lavoro di una squadra affiatata e professionalmente competente sono stati curati, con la medicina dei numeri, quei mal di pancia rabbiosi e isterici che vedevano nell'Asp Città di Piacenza un covo di sinistroidi asserviti alle cooperative (di sinistra) e alla gestione politica dei richiedenti asilo. Grazie alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Asp, in primis il gruppo dirigente, il castello di sospetti è caduto fragorosamente e ogni piacentino può oggi sorridere di fronte alla dimostrazione che la nostra Asp è un valore importante e non certo quel "debito" annunciato a inizio mandato della Giunta Barbieri».

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