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Bilancio, Gazzola: «La Tasi al 3,3 per mille va a coprire 17 milioni di spese per i servizi indivisibili»

Alla vigilia dell'approvazione del bilancio previsionale per il 2014, l'assessore Luigi Gazzola spiega alcune voci. Gazzola: «La Tari è aumentata del 3,98%, ma viene a mancare da quest'anno l'addizionale dello 0,30 a metro quadrato introdotta dal governo Monti. Non c'è un effetto rilevante per le tasche dei piacentini»

Il bilancio previsionale per il 2014 del Comune di Piacenza, per legge, dovrà essere discusso e approvato nel prossimo mese di luglio sui banchi di Palazzo Mercanti. L’assessore Luigi Gazzola – alle prese con il “suo” primo bilancio del mandato Dosi – ha recentemente illustrato alle consulte e associazioni piacentine entrate e uscite dell’ente. Gazzola è subentrato a gennaio in questo ruolo a Pierangelo Romersi, in seguito al tanto discusso rimpasto voluto dal sindaco Paolo Dosi. «Sono la persona meno indicata per poter parlare di quel rimpasto – chiosa Gazzola - però posso dire che abbiamo lavorato molto in questi mesi. Gli uffici comunali sono molto motivati, abbiamo chiesto sforzi straordinari al sabato e alla domenica per poter presentare il bilancio». L’assessore, con alle spalle un’esperienza in giunta nel secondo mandato di Reggi, è inoltre segretario provinciale dell’Italia dei Valori.  «Abbiamo fatto un po’ il nostro tempo – non nasconde – perché il mio partito ha commesso una serie di errori ed è stato soprattutto vittima di una puntata di Report che l’ha distrutto. A ottobre del 2012 eravamo all’8%, nell’arco di sei mesi, siamo scomparsi sotto l’1%. Ci sono colpe anche di Pierluigi Bersani, che non ci ha più voluto in coalizione alle Politiche del 2013».


- Nel mese di luglio, per legge, dovreste approvare il bilancio.

In questo mese abbiamo previsto il percorso per l’approvazione del bilancio, un adempimento di legge che consente l’attività del nostro comune. Abbiamo proceduto in questi mesi in dodicesimi: ogni mese potevamo spendere 1/12 di ciò che era stato impegnato l’anno precedente. Per spese importanti, al di là dell’ordinaria amministrazione, si rende necessario avere un bilancio per programmare il futuro. Abbiamo atteso fino all’ultimo mese consentito perché attendevamo diversi chiarimenti in più dallo Stato in termini di trasferimenti (fondo di solidarietà comunale, mini Imu, quote a carico dello Stato). Sono risposte che aspettiamo dai primi mesi del 2014 e non sono mai arrivate. Speravamo di contare su qualche risorsa in più, ma comunque noi il bilancio l’abbiamo licenziato. Ora verrà discusso nelle commissioni e in quattro consigli comunali.

- La tassa sui rifiuti (Tari) è aumentata quasi del 4%, ma lei sostiene che si pagherà meno rispetto al 2013.

L’aumento è stato predisposto dal gestore del servizio. Il comune non utilizza la Tari per incrementare le risorse: questa tassa copre al 100% i servizi, non ci possono essere addizionali di altro genere e non va a coprire eventuali buchi di bilancio come qualcun altro dice. La Tari quest’anno aumenta del 3,98%, dopo un confronto tra Iren e Atersir: si richiedono 450mila euro in più e a questi si aggiungono i costi di gestione del servizio (125mila), perché abbiamo chiesto a Iren di occuparsi in prima persona della riscossione della tassa. La Tari è una di quelle tasse in cui si rischia di non vedere arrivare il gettito, spesso qualcuno non la paga o si dimentica: Iren s'impegna a far pervenire i solleciti di pagamento. Una parte (965mila euro) di questi soldi non arriva nelle nostre casse ma viene girato alla Provincia. A fronte di questo aumento, non c’è un effetto rilevante per la tasche dei piacentini perché viene meno quest’anno l’addizionale dello 0,30 euro per metro quadrato introdotto dal governo Monti.

- Piacenza è uno dei pochi comuni della Provincia in cui si paga la Tasi al massimo consentito (3,3 per mille). Cosa vanno a coprire i 10,6 milioni della Tasi?

Abbiamo 17 milioni di costi di servizi indivisibili all’anno (illuminazione pubblica, polizia municipale, manutenzione strade) che viene coperto perciò per 2/3 dalla Tasi applicandola all’aliquota massima consentita. Copriamo l’ultima parte con altre entrate extratributarie per i servizi che il Comune svolge, con l’Imu, con trasferimenti. La Tasi non serve a fare opere pubbliche ma va a garantire servizi che il Comune svolge. Tutti vorrebbero pagare meno tasse, ma senza rinunciare a questi servizi.


- Siete costretti a diminuire le spese per il personale, ma allo stesso tempo avete annunciato l’assunzione di 32 nuove unità. Come si spiega?

Abbiamo problemi con le risorse finanziarie, ma anche con le risorse umane. Il personale avrebbe bisogno di essere aumentato. Per funzionare al meglio in Comune dovrebbero lavorare altre 83 unità in più, cifra che non riusciamo di certo ad assumere in tempi brevi. Ci sono continui pensionamenti (120 nell’arco di questo mandato per fare un esempio) all’interno degli uffici: ci sarebbe il bisogno di sostituirli al 100%, ma la legge consente di assumere personale nella misura del 40% dei cessati dell’anno precedente. Se io l’anno prima impegnavo 100mila euro per alcune unità ora andate in pensione, per l’anno in corso devo arrangiarmi con 40mila euro: la spesa così sarà sempre inferiore. Noi stiamo però presentando un piano occupazionale per i prossimi tre anni, in modo da avere 32 dipendenti in più. Non copriremo del tutto le nostre mancanze, dovremo anche fare spostamenti all’interno degli uffici ed eventualmente accorpare funzioni e ruoli in questo momento distinti.

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