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Atlantis, la Lega alla dirigenza: «Basta prendere in giro lavoratori e territorio»

Le Lega: «Stanchi delle prese in giro della dirigenza Atlantis. Da mesi è in atto un 'tira e molla' intollerabile. Finito il tempo delle mediazioni: la Regione deve pretendere risposte serie»

“Siamo stanchi delle prese in giro della dirigenza Atlantis. Da mesi è in atto un ‘tira e molla’ intollerabile. E’ finito il tempo delle mediazioni: la Regione, chiamata a fare la sua parte, deve pretendere risposte serie e monitorarne l’adesione e il rispetto. 180 famiglie sono in bilico e chiedono alle istituzioni qualcosa di più di un ‘semplice’ ruolo da garanti”. Lo dice il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli nel giorno dell’assemblea dei lavoratori Atlantis, riuniti questa mattina in municipio a Carpaneto (Piacenza), a tre mesi dall'annunciata chiusura dello stabilimento di Sariano.

“La misura è colma: prima l’annuncio ‘a sorpresa’ dell’improvvisa chiusura, poi la flebile apertura alla trattativa concessa dalla dirigenza, la promessa di una cassa integrazione a quanto pare mai arrivata e le proposte di agevolazioni al trasferimento ‘a due velocità’, differenziate tra impiegati e operai”. “La sfida della crisi non si gioca a colpi di forbice, ma nella voglia di rilanciare marchi, nell’utilizzo di nuove forme organizzative, negli investimenti strategici, nel considerare il proprio personale una risorsa e non un fardello. E non è vero che le istituzioni possono solo stare a guardare. E’ venuto il momento di 'picchiare i pugni' sul tavolo. Decine di aziende stanno abbandonando il territorio, il reddito di intere famiglie è ormai basato sugli ammortizzatori sociali, i lavoratori vittime della crisi non riescono a trovare nuove occupazioni. Questa situazione sta diventando una piaga sociale che non si risolverà certo con le semplici ‘prese d’atto’”.

“Il prossimo Governo – dice il segretario della Lega Nord Emilia, il deputato Fabio Rainieri – avrà tra i principali compiti quello di rilanciare la produzione industriale e la ricerca. Il settore della nautica è uno dei tanti ad essere finito nella morsa delle scellerate politiche recessive di Monti. Il manifatturiero, da sempre fiore all’occhiello del Nord, deve tornare a contare e non merita simili trattamenti. Dopo il terremoto Monti serve una decisa svolta, che solo la Lega è in grado di garantire”. 

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