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Boiardi: «Non abbiamo fatto un solo euro di debito». Replica Foti: «E le infrastrutture?»

Ultimo Consiglio provinciale in corso Garibaldi. Il presidente Boiardi espone il rendiconto dell'esercizio 2008: «Abbiamo fatto tanto per la scuola e il lavoro, senza lasciare debiti». Foti (Pdl): «Più che non indebitarsi, il tema vero era quello delle infrastrutture». Per Barbieri (Oltre i partiti) «il tesoretto nucleare è stato una manna dal cielo». Proposta, inoltre, per volgere il denaro destinato alla stagione teatrale di Vigoleno in un fondo anti-crisi

paola-gazzolo-relazione-sull-aspUltimo giorno di scuola in Provincia, questo pomeriggio, per il Consiglio finale dell’amministrazione Boiardi. Clima disteso, ringraziamenti reciproci e pacche sulle spalle. Le scaramucce e i contrasti, per una volta, sono messi nell’armadio. Insomma, la quiete prima della tempesta. Boiardi attacca con il bilancio del suo mandato, in cui vengono segnalati «gli investimenti per l’edilizia scolastica, con la creazione di 21 asili nido», la «messa in sicurezza di 400 chilometri di strade», «le crisi aziendali risolte con la ricollocazione degli esuberi». Ma un dato, ripetuto con orgoglio, vige su tutti: «Abbiamo terminato il programma senza aver fatto un solo euro di debito».

 La minoranza replica con fair play. Forse troppo. Probabilmente, in altri periodi dell’anno non sarebbe stato così. Per Tommaso Foti (Pdl) «è difetto della classe politica elencare sempre gli obiettivi raggiunti e non quelli non realizzati». Esempi? «La conca di Isola Serafini, il cantiere sulla 45, il Piano energetico». «In questo momento - continua il parlamentare azzurro - è meglio non essere indebitati o aver realizzato delle infrastrutture? Non so. La manutenzione ordinaria delle strade non è qualcosa di strutturale. E si poteva fare di più». Altri punti interrogativi, per i banchi dell’opposizione, riguardano la «gestione di Tempi e la questione dei pendolari». «I soldi del tesoretto nucleare - aggiunge Patrizia Barbieri (Oltre i partiti) - sono stati una manna dal cielo, che hanno sistemato i problemi di bilancio, ma il discorso delle partecipate non è mai stato affrontato». E non convincono troppo nemmeno il lavori ai Casoni di Gariga, con una sede stradale «sopraelevata». «È stato tutto previsto - replica l’assessore Patrizia Calza (Lavori pubblici) - proprio per far scorrere il traffico normale da una parte e quello delle industrie dall’altra, con un dislivello».

Stop. L’afflato dialettico si sgonfia qui. È stata approvata un’indicazione - che sarà recepita dalla prossima amministrazione - del consigliere Stefano Rattotti (Misto) per la creazione di un fondo di 200mila euro contro la crisi, recuperando il denaro destinato alla stagione teatrale di Vigoleno. Poi passano una variazione al bilancio di previsione 2009 - minori entrate per il ridotto gettito delle imposte automobilistiche e per gli inferiori finanziamenti dello Stato - e l’adesione all’Asp (Azienda servizi alla persona) “Città di Piacenza”. Questo organismo è l’accorpamento delle 4 Ipab (Istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza) cittadine, tra cui gli Ospizi civili e il Vittorio Emanuele. La Provincia avrà una quota del 5%, il 94% spetterà al Comune e il rimanente 1%, simbolico, alla diocesi. Per il bilancio l’opposizione vota contro, si astiene per l’Asp. Si spengono le luci. Si va in campagna.

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