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Comolli: "Il Psc di Gazzola va rivisto e riprogrammato"

Il consigliere comunale Giampietro Comolli ha presentato una interpellanza in Comune di Gazzola

Il consigliere comunale di minoranza Giampietro Comolli ha presentato una interpellanza in Comune di Gazzola al fine di conoscere quale condotta è stata assunta dal Sindaco in merito alle osservazioni  presentate e giunte al Comune, nei termini di legge, in merito alla Variante del Piano Sviluppo Comunale licenziata dal Comune in aprile 2016 (prima delle elezioni comunali ), presentata in Regione  e pubblicata sul Bur il 18 maggio 2016.

Il quesito “intende indagare i motivi di accoglimento o non accoglimento delle osservazione che riguardano ambiti di territorio particolarmente delicato e fragile, soprattutto in zone collinari soggette da tempo a sistemi franosi, aree di sviluppo urbanistico residenziale e produttivo in un momento di grave crisi del settore edilizio che ha perso il 50% delle attività e del fatturato in 10 anni, aree già a vincolo ambientale o paesaggistico stabilito da Provincia e Regione”. L’ emananda ( a gennaio 2017) nuova legge regionale sull’urbanistica – scrive Comolli, modifica il parametro generale di nuova edificabilità dal 10% attuale al 3%. Inoltre la nuova legge, oltre a semplificare la pianificazione generale, blocca quasi del tutto le nuove costruzioni fuori dai centri urbani esistenti, vincola eventuali nuovi insediamenti produttivi solo difronte ad una richiesta concreta e suffragata di vendita in essere, consente solo una edilizia nuova per abitazioni popolari a basso costo e solo se rientrano in un miglioramento e nuova impostazione generale delle esistenti e fatiscenti zone già urbanizzate.  Sono esentate da questi parametri solo le opere pubbliche con un interesse collettivo, sociale e civile e questo a parere di Comolli,  potrebbe essere uno stimolo per Gazzola proprio a rivedere il PSC e il POC ( che diventeranno un documento unico di programmazione denominato PUG). Un aspetto politico importante della nuova legge è anche l’obbligo per i comuni emiliani-romagnoli di favorire la partecipazione diretta e preventiva dei cittadini con concorsi di idee progettuali e architettoniche.

Secondo NOIxGAZZOLA "vuol dire che va rivisto il PSC del comune di Gazzola in modo di mettersi avanti con i lavori programmatori, sistemare diverse questioni in sospeso in alcune aree, dare un indirizzo nuovo di strategia politica del territorio, coinvolgere di più  le singole frazione per una autodeterminazione di scelte e indirizzi per dare seguito agli accordi preventivi che dovrebbero garantire non più “cattedrali” nel deserto, oppure spese di urbanizzazione pubblica inutili, oppure errori su errori già fatti per colmare un debito o una diversa interpretazione della norma. Il comune di Gazzola è chiamato a fare una programmazione meno contingente, meno di rammendo e più di strategia, più lungimiranza. “Come minoranza crediamo che una saggia pianificazione, regolamentazione, valorizzazione dell’esistente da riusare e rivitalizzare, rispetto del territorio e dell’ambiente – come anche la cultura – siano fattori di sviluppo economico, di occupazione, di investimento per la collettività e non una spesa inutile non produttiva.

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