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«Autoscuole a rischio chiusura per la sconcertante risoluzione della Agenzia delle Entrate»

L'interrogazione del deputato di Fratelli d'Italia Tommaso Foti ai ministri De Micheli e Gualtieri

«E' del tutto sconcertante  la risoluzione dell’Agenzia delle entrate che, nel dare attuazione alla sentenza della Corte di giustizia europea, contesta alle autoscuole l'omesso pagamento dell’aliquota del 22 per cento a titolo di imposta sul valore aggiunto», ‎lo sostiene in un'interrogazione rivolta ai Ministri Gualtieri e De Micheli il parlamentare piacentino Tommaso Foti.  Per il parlamentare di Fratelli d'Italia «questa decisione, al di là dei pesanti dubbi interpretativi che permangono, espone le scuole guida al recupero forzoso, nei confronti dei propri studenti delle somme Iva oggi pretese dall’Agenzia delle entrate». «E' evidente - continua Foti - che, nell'impossibilità di recuperare tali somme dai frequentatori dei corsi, saranno di fatto le autoscuole a dover sopportare inaccettabile pretesa impositiva». «Le somme richieste - evidenzia il parlamentare - costituiscono una vera e propria sorpresa di bilancio per migliaia e migliaia di operatori, costringendo loro a ripensare retroattivamente ai propri bilanci, investimenti, costi, e attività di azienda, fatto che si pone in palese contrasto con la logica che guida ogni attività privata, fondata sulla programmazione annua delle spese». Foti chiede quindi «se ‎il Governo non ritenga necessario, prima ancora che opportuno, provvedere in via d’urgenza a porre rimedio a questa situazione surreale, in cui gli unici che rischiano di pagare un prezzo assai elevato, tanto da rischiare concretamente la chiusura, sono i titolari di scuola guida, per responsabilità tra l’altro a loro non imputabile».

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