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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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«Bando per acquisto della prima casa sull'Appennino, incentivi per pochi»

«La montagna ha partorito un topolino». Giancarlo Tagliaferri (Fdi) commenta così il primo atto dell’assessore regionale alla Montagna Barbara Lori a proposito dello stanziamento di 10 milioni di euro per sostenere un bando per acquisto o ristrutturazione prima casa nei Comuni appenninici»

«La montagna ha partorito un topolino». Giancarlo Tagliaferri (Fdi) commenta così il primo atto dell’assessore regionale alla Montagna Barbara Lori a proposito dello stanziamento di 10 milioni di euro per sostenere un bando per acquisto o ristrutturazione prima casa nei Comuni appenninici» dell’Emilia-Romagna riservato a giovani coppie, famiglie o singoli fino a 30 mila euro ciascuna a fondo perduto.  «Si tratta di uno stanziamento troppo contenuto. Certo meglio di niente – ribadisce il consigliere - ma se si suddividono i 10 milioni di euro tra i 119 Comuni coinvolti, si vede come in media ad ogni comune possano arrivare circa 83.000 €, cioè all’incirca 3/4 interventi per altrettante famiglie, che potranno usufruire, secondo quanto annunciato, fino a 30.000 € di contributo. Inutile dire che i ritorni dalla città potranno essere ben pochi e certo non vedremo ripopolati i nostri borghi con questo intervento». «Tra l’altro – sostiene ancora Tagliaferri - sarebbero molti di più coloro che ritornerebbero ad abitare in Montagna se si consentisse di accedere al contributo a qualsiasi età. Favorire le giovani generazioni è giusto, ma questo parametro si dovrebbe inserirlo, caso mai, nei criteri di premialità per la graduatoria. In effetti, la scelta regionale, così come deliberata, risulta essere molto discutibile, perché nettamente discriminante, ingiusta e poco comprensibile se si pensa al ripopolamento, al ritorno e al recupero nel loro complesso».

Tagliaferri-7«Attendiamo la svolta verde di questa Giunta a partire proprio dalla tutela del nostro territorio montano. Suggerisco all’assessore Lori  - prosegue - di ascoltare le proposte che sono state fatte in campagna elettorale da chi vive nelle terre Alte.  Quei territori che devono essere visti come una risorsa di tutto il Paese.  Finora per la Regione non è stato così. Di sicuro non hanno aiutato il ripopolamento né la chiusura delle strutture ospedaliere e dei centri nascita, nè il digital divide e in generale la progressiva soppressione di servizi. In proposito, il consigliere di Fratelli d’Italia ha quindi presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se intenda ampliare più decisamente la dotazione finanziaria a disposizione del bando in questione e se intenda modificare il bando eliminando il requisito dell’età anagrafica dei quarant’anni per l’accesso al contributo, in modo da allargare la possibile platea dei beneficiari che potrebbero tornare ad abitare in montagna». «Il requisito dell’età anagrafica - suggerisce – potrebbe essere introdotto come criterio di premialità nella formazione delle graduatorie di assegnazione». Da ultimo Tagliaferri chiede quali altri interventi strutturali la Giunta intenda adottare per il ripopolamento della montagna e se i fondi appena stanziati siano quelli già previsti dal Bilancio approvato per l’ordinaria amministrazione alla fine della scorsa legislatura.

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