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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Bando sul verde, l’intera opposizione chiede al sindaco e a Mancioppi di chiarire

Dopo la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso di Geocart insorge la minoranza. Trespidi: «Responsabilità politiche evidenti da parte dell’assessore, fino a quando il sindaco lo conferma?». I 5 Stelle: «Vogliamo risposte». Rabuffi: «La sentenza è un macigno». Cugini: «Giunta in confusione»

I dubbi, le segnalazioni, i problemi e i disagi della gestione del verde pubblico sono tornati a galla. Dopo che il tema aveva contrassegnato le cronache cittadine della primavera-estate 2019, era tutto rientrato nella normalità. Ma sulla vicenda del bando della parte est di Piacenza pendeva un ricorso presentato dalla cooperativa "Geocart", la storica società che da anni gestiva il servizio, che aveva ravvisato da parte sua alcune irregolarità nella formulazione e aggiudicazione del bando, andato a una società di Cremona. Il Tar di Parma nei giorni scorsi si è pronunciato a favore di Geocart e contro il Comune, a cui è stato chiesto anche un risarcimento. Mentre il Comune si sta preparando per un ricorso al Consiglio di Stato, si fanno sentire le opposizioni di Palazzo Mercanti, che chiedono spiegazioni alla Giunta Barbieri.

TRESPIDI: «FINO A QUANDO IL SINDACO CONFERMA L’ASSESSORE MANCIOPPI?»

«La vicenda del bando del verde – esordisce Massimo Trespidi (Liberi) in una conferenza stampa delle minoranze - non nasce oggi. Nella primavera del 2019 l’Amministrazione ha fatto uscire un bando per la manutenzione, in ritardo, ritoccato più volte in corso d’opera. C’è stata una lunga gestazione, e in tutto questo percorso è mancato un presidio su tutto il processo amministrativo, di carattere tecnico e politico. Sul versante tecnico – con il direttore generale che è la punta della piramide – e quella politico – il sindaco -. E Barbieri è colei che ha nominato il direttore e l’assessore che dovevano vigilare sulla qualità del servizio. Questo presidio non vi è stato, vi sono evidenti responsabilità della sfera politica». Trespidi prova già a respingere la replica del centrodestra locale. Paolo Mancioppi-7«Non stiamo strumentalizzando la vicenda . Marzo, aprile e maggio 2019 sono stati mesi di problemi e segnalazioni su questo tema. Fino a quando il sindaco Barbieri intende confermare la fiducia a un assessore, Paolo Mancioppi, che dimostra di non essere in grado di presidiare l’attività dei suoi uffici?».

RABUFFI: «SENTENZA DURA»

«Se fosse vero quello che sta scritto nella sentenza del Tar – è il pensiero di Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) – sarebbe grave perché quelle parole sono macigni, non ci sono state sentenze così dure nei confronti del Comune. L’Amministrazione ha consentito una modifica di un bando di gara, se il Consiglio di Stato andrà ancora contro al Comune sarebbe inaccettabile. A Mancioppi sono arrivate le segnalazioni sulla gestione del servizio di manutenzione in questi mesi, segnalazioni poi trattate sbrigativamente, sullo smaltimento dell’erba, sul lavoro non effettuato a regola d’arte, ecc. Non strumentalizziamo, non la mettiamo “in rissa”. Sul verde pubblico come sono andate realmente le cose? Come stanno e come andranno? I soldi sono dei piacentini e questi devono sapere se sono stati spesi bene».

DAGNINO: «VOGLIAMO RISPOSTE»

«La città è sconcertata – aggiunge Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle) - per la gestione del verde, prima per la qualità dei lavori. Poi per la sentenza del Tar. L’Amministrazione non risponde, né dichiara nulla la cooperativa cremonese che ha gestito in questi mesi il verde. Qualcosa non ha funzionato e tutta la responsabilità non può essere degli uffici comunali. Gli assessori sono lì a presidiarli. Ci aspettiamo risposte anche perché fra due mesi riparte il servizio di manutenzione».

CUGINI (PD): «GIUNTA IN CONFUSIONE»Patrizia Barbieri-74

«Siamo qui – ha esordito nel suo intervento il capogruppo del Pd Stefano Cugini, insieme ai colleghi Giulia Piroli e Christian Fiazza - a interpretare la voglia di chiarezza dei cittadini. Andiamo a chiedere "all’uomo della strada" cosa ne pensa della gestione del verde a Piacenza. La replica del Comune ha palesato lo stato confusionale e l’incertezza che regna nella Giunta. Il bando va avanti perché i tempi sono stretti e non si può procedere nel suo rifacimento, non perché i problemi sono di poca importanza. Poi, altra schizofrenia: si accusano le Giunte precedenti per non aver gestito bene il verde, poi addirittura si afferma che “non ci sono state ingerenze nel lavoro degli uffici”. Delle due, l’una: o la politica incide sul verde pubblico, o no. Le accuse mosse sono clamorose. La sorte politica di Mancioppi non ci interessa, ci interessa sapere cosa dice visto che sapeva che c’erano problemi. In Comune erano a conoscenza che i lavoratori disabili fossero 10 su 46, sotto la soglia per assegnare il bando a quella coop cremonese. Sarebbe importante parlarne in Consiglio comunale».

PUGNI: «IL VERDE E’ STATO UN INSUCCESSO»

«A fine 2018 – ricorda in pentastellato Andrea Pugni - facemmo tre commissioni sui regolamenti del verde. I problemi nacquero poi subito in primavera e verde parco giochi-2l’Amministrazione non li affrontò. Siamo stufi di sentirci accusare di essere alla ricerca di visibilità. Questa gestione è stata un insuccesso, è sotto l’occhio di tutti e la questione coinvolge tutta la cittadinanza. Vorremmo risposte chiare, non la solita nota dei partiti del centrodestra che ci accusa di fare polemica».

MONTI: «LA GIUNTA DEGLI AVVOCATI DEVE CONTROLLARE»

«È la Giunta degli avvocati – fa notare Mauro Monti (Liberi) - e la valutiamo sugli atti amministrativi. Il bando è venuto male, ci aspettiamo da una Giunta di professionisti così attenti alla forma, che non ci sia il Tar a condannare. La politica deve controllare le scelte dei dirigenti. Si dice che questa è un’Amministrazione che cura le piccole cose, poi assistiamo a cose sconcertanti».

COLLA: «VICENDA NATA MALE E PROSEGUITA PEGGIO»

«Avrei preferito discuterne in Consiglio comunale – interviene a distanza anche Roberto Colla (Piacenza Oltre) – per un discorso di trasparenza. Pretendo spiegazioni. L’Amministrazione ha perso una occasione su una situazione, quella del verde, che purtroppo per la città è nata male (tanto da portare il Sindaco a chiedere alla città pubbliche scuse) e prosegue peggio».

BARIOLA: «COME CI SI PUO’ FIDARE DELL’AMMINISTRAZIONE?»

«Mai è accaduto – anche Gianluca Bariola (Pc del futuro) ha inviato una nota sull’argomento - quanto si è verificato in quasi tre anni di Giunta Barbieri, ci sono stati fatti gravissimi come i molto probabili legami criminali di esponenti politici, oppure errori di ordinaria amministrazione della città. La Giunta ripete che non ha “mai messo le mani nelle tasche dei piacentini”, però il costo del verde è aumentato rispetto alla passata gestione, in più ci sarà da risarcire la ditta Geocart, stando alla sentenza del Tar. E come può un’impresa partecipare a un futuro bando comunale, con queste vicende? Credo che le tante situazioni e i numerosi fatti abbiano minato, forse irrimediabilmente, la fiducia di cittadini e delle imprese nell’attuale Amministrazione».

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