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«Il nostro progetto educativo è diverso, per questo non c'è la clausola sociale»

Il sindaco Patrizia Barbieri risponde alle critiche su Spazio 4 e Spazio Belleville: «Dai sindacati attacchi gratuiti nei nostri confronti. Piacenza non merita questo tritacarne di polemiche inutili»

«Mi sembra strumentale la loro polemica e vedo tanta foga nel criticarci». Il sindaco Patrizia Barbieri non ci sta a subire le osservazioni della Cisl (anche la Cgil avrebbe inviato qualche osservazione critica al quotidiano “Libertà”)  sui bandi per gli spazi d’aggregazione giovanile. «In un’ottica costruttiva e di lealtà – ha spiegato Barbieri nel corso di una conferenza stampa - mi dispiaccio che siano state fatte queste esternazioni. Lo scorso 28 marzo ho invitato Cgil, Cisl, e Uil a recarsi in Comune per discutere, anche del protocollo della logistica. L’incontro è fissato per il 12 aprile, domani, e si terrà regolarmente». Al sindaco non vanno giù le prese di posizione contro la Giunta arrivate prima di quell'incontro. «Era iniziato un percorso di confronto e nelle ultime ore sono rimasta sorpresa delle dichiarazioni: sono degli attacchi gratuiti. C’è un incontro  domani con i sindacati già programmato da tempo e ora lamentano la mancanza di dialogo. Non erano così fuori luogo le mie dichiarazioni di risposta ai sindacati dopo quello che hanno detto - ha risposto anche al segretario Pd Silvio Bisotti -. Piacenza non merita questo tritacarne di polemiche distruttrici e inutili. Siamo una città eccezionale: lo abbiamo visto sui dati che riguardano il mondo del lavoro, chi punta a criticarci su queste cose ha un atteggiamento disfattista».

La Cisl ha messo nel mirino la mancanza di clausole sociali per quanto riguarda Spazio 4 e Spazio Belleville (ora Spazio 4.0 e SpaziAli). «La clausola sociale non è automatica e obbligatoria - ha osservato Barbieri - ci deve essere la libertà di concorrenza. La gara dei rifiuti è già stata bandita a gennaio – Molinari della Cisl ha espresso preoccupazione per tutti i bandi di gara futuri che coinvolgono il Comune, nda - e la clausola sociale è stata fissata dopo un confronto con i sindacati: perciò verrà rispettata. Sui trasporti è “Tempi Agenzia” che si occupa della cosa. La tutela dei posti di lavoro, in questi casi, è sacrosanta». Non per Spazio 4 e SpaziAli. «Siamo di fronte a un cambio di progetto e di modello educativo, non era necessario fissare la clausola sociale».

«Sul protocollo della logistica – ha proseguito il sindaco - sono andata subito a confrontarmi con il prefetto per discutere i rapporti. Lì c’è un lavoro che si sta portando avanti e al tavolo partecipano anche i sindacati. Il protocollo elaborato con la precedente Amministrazione si può migliorare. Questo sindaco – Barbieri parla di sé in terza persona, nda - non ha la mania di apparire ma solo tanta voglia di lavorare. Sento insinuazioni sgradevoli e inaccettabili - Barbieri si riferisce a quanto dichiarato dal segretario Cgil Gianluca Zilocchi che chiama in causa una "possibile violazione del codice degli appalti", nda - mentre ci stiamo impegnando insieme a carabinieri e forze dell’ordine su tutto il fronte sicurezza. La legalità è una delle cose più importanti, è un caposaldo della mia azione amministrativa, sono un avvocato. Ma la porta di questo comune è sempre aperta, lo voglio ribadire ai sindacati. Qua stiamo facendo un grande lavoro e siamo sempre disponibili al confronto».

La commissione del Comune ha però rilevato alcune mancanze nell’unica proposta pervenuta per Spazio4: quella di Placentia Superba «Se la commissione ha mosso delle richieste di chiarimenti – ha replicato il sindaco - forse i sindacati dovevano leggere le risposte che sono state poi date. Alcune delle richieste sono state fornite. Ci rendiamo conto che il nostro progetto educativo è diverso da quello precedente. Poi si potrà giudicare se sarà stato migliore il nostro o quello precedente. La nosta idea è quella di concentrarci sui ragazzi della fascia d’età tra gli 11 e i 14 anni, è la fascia che ha più bisogno perché per loro non ci sono i doposcuola. Vogliamo provare questa strada, la clausola sociale non può essere continuamente motivo di critiche nei nostri confronti. È una scelta che viene fatta dall’Amministrazione perché vogliamo impostare il modello in maniera differente».

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