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Basta barriere architettoniche, la denuncia di "rete" del comitato per le case popolari

«Il problema delle barriere architettoniche», attacca Libero De Rosa, portavoce del comitato, all'interno degli edifici popolari è purtroppo radicato e sentito da tanti inquilini con disabilità» «Come comitato – continua - pensiamo che la libertà di potersi muovere nel proprio spazio sia fondamentale per poter almeno lenire una condizione difficile come già è quella di chi soffre di disabilità, questa situazione è resa sicuramente peggiore dalla presenza di barriere architettoniche che sono purtroppo molto presenti nelle palazzine popolari: gradini d'entrata senza scivolo, mancanza o malfunzionamento di montascale, piloni di cemento davanti ai portoni, sbalzi e dislivelli sono tutti impedimenti spesso insormontabili per chi è costretto su una carrozzina e che quindi  diviene, sempre in più casi, prigioniero nel proprio appartamento per lunghi periodi».

«Questa situazione - aggiunge la nota rilasciata - ci è stata segnalata da diversi inquilini di alcuni appartamenti popolari piacentini che ci hanno pregato di organizzare qualcosa, dunque, è nostra intenzione iniziare una campagna di sensibilizzazione per la cittadinanza e soprattutto per le istituzioni competenti perché si incominci un piano di ristrutturazione (a tal proposito ricordiamo, che per diversi casi, basterebbe uno scivolo d'entrata) che possa aiutare concretamente i tanti disabili che ad oggi si trovano in condizione di disagio e difficoltà. «Confidiamo - conclude De Rosa - che questa nostra richiesta non cada nel vuoto e che possa riscuotere almeno il risalto mediatico che merita e che possa essere l'inizio di un percorso, tortuoso, ne siamo consci, ma che possa portare ad un cambiamento positivo».

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