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Bibbiano, Schlein: «Regione parte civile, siamo abituati a fare quello che diciamo»

La vicepresidente sull’inchiesta: «Già riconosciuta fra le parti offese, la Regione si considera parte lesa e se in sede giudiziaria verranno riconosciute le responsabilità ipotizzate ci aspettiamo condanne piene e senza sconti per nessuno»

“Siamo abituati a parlare coi fatti, non a cercare la polemica, soprattutto in situazioni così drammatiche. Confermo quindi che la Regione Emilia-Romagna si costituisce parte civile”. Così la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein, in merito al procedimento giudiziario sugli affidamenti di minori nella Val d’Enza. “La Regione- sottolinea Schlein- è già stata riconosciuta fra le parti offese e solo adesso, con le richieste di rinvio a giudizio, è possibile presentare formalmente la costituzione di parte civile. Cosa che stiamo già facendo: la nostra avvocatura sta infatti predisponendo la delibera che sarà approvata nella seduta di Giunta fissata per domani e alla prima udienza i legali incaricati presenteranno la nostra istanza. La decisione di costituirsi parte civile era stata presa da tempo dalla Regione e dal presidente Bonaccini e adesso viene avanzata nel rispetto delle procedure previste. Noi siamo abituati a fare quello che diciamo, parlando coi fatti, evitando polemiche, soprattutto quando si tratta di fatti drammatici che coinvolgono minori e famiglie. La Regione si considera parte lesa e se in sede giudiziaria verranno riconosciute le responsabilità ipotizzate ci aspettiamo condanne piene e senza sconti per nessuno. La giustizia deve fare il suo corso- chiude la vicepresidente-, accertare le responsabilità è fondamentale per le vittime e lo è anche per tutelare uno dei sistemi di welfare più avanzati al mondo, le tante operatrici e i tanti operatori che svolgono il loro lavoro con grande impegno e professionalità”.

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