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Boiardi a Fogliazza: per il problema della Scuola, rivolgetevi al Governo

Giuste per il Consigliere provinciale Boiardi le preoccupazioni sulle sorti della scuola piacentina. Però, avverte l’ex presidente della Provincia, il Consigliere regionale Fogliazza sbaglia a chiamare in causa la Regione Emilia-Romagna: è al Governo che deve bussare per chiedere garanzie contro la chiusura dei plessi disagiati

Di nuovo la scuola sul tavolo degli imputati. Dopo gli interrogativi sollevati d’ambo le parti in campagna elettorale, si torna a parlare di salvaguardia, di classi e di pluriclassi. Soprattutto nelle zone di montagna dove gli alunni sono di meno e i plessi più soggetti ai tagli proposti da Palazzo Chigi.

Il primo passo, dall’insediamento della Giunta Trespidi in corso Garibaldi, lo ha compiuto il conigliere leghista Fogliazza. Lo scorso 11 luglio, il rappresentante del Carroccio ha presentato alla Giunta regionale un'articolata interrogazione sul tema. Nel testo si chiede alla Giunta di Bologna come intenda intervenire per garantire il servizio scolastico nelle aree geograficamente isolate.
  Fogliazza ha presentato alla Giunta regione una interrogazione sul problema scuola  

A destare preoccupazione è la nuova normativa che, oltre a più rigidi parametri per l'assegnazione del personale Ata, ammette pluriclassi fino a 18 alunni (prima il tetto massimo era 12), da un minimo di 8 unità (la soglia base precedente era di 6 ragazzi). Il che vuol dire che si potranno presentare situazioni limite di 18 studenti di 5 classi differenti e altrettanti programmi da sviluppare.

“Un grave problema – ha commentato Fogliazza - tanto più se confrontato con le classi normali, per le quali la nuova normativa prevede aumenti di una sola unità. Ebbene, le pluriclassi, già disagiate, dovranno fare i conti con incrementi fino a sei alunni”.

Stamattina è arrivata la replica di Boiardi, ex presidente della Provincia, ora Consigliere di opposizione: “Le preoccupazioni per la salvaguardia della rete scolastica piacentina, e in particolare per le scuole delle zone di montagna, sono giuste e condivisibili”. La sua Giunta, ha detto Boiardi, ha lavorato e investito per salvare e consolidare tutti i plessi scolastici piacentini.

Però, ha continuato Boiardi,  “Il consigliere regionale Fogliazza però sbaglia indirizzo nel chiamare in causa la Regione Emilia-Romagna (cui la Corte Costituzionale, smentendo il Governo, ha riconosciuto la competenza per il dimensionamento della rete scolastica) per il problema delle pluriclassi: la moltiplicazione delle pluriclassi in montagna e nei piccoli paesi, e del loro affollamento, è di esclusiva grave responsabilità del Governo e dei suoi ministri, che hanno prodotto tali guasti con la nuova normativa in materia di iscrizioni, formazione delle classi e organici del personale”.

Fogliazza, sabato scorso, aveva fatto appello al recente accordo Stato – Regioni, che riconosce a queste ultime la competenza sui criteri per il dimensionamento e i limiti per mantenere funzionanti plessi e sezioni distaccate. Nella sua interrogazione alla Giunta bolognese, Fogliazza ha chiesto “se intenda, nell'ambito delle proprie competenze, in sede di Conferenza unificata, porre in essere le necessarie deroghe e misure al fine di impedire la dismissione dei plessi scolastici più a rischio”.
  Boiardi sostiene che è un problema ascrivibile al Governo e non alla Regione  

Ma Boiardi ha sottolineato ancora: “E’ a Berlusconi, a Tremonti, alla Gelmini, e anche ai parlamentari della Lega Nord che hanno condiviso queste scelte di tagli e di disagi per l’utenza scolastica, che va chiesto conto e su cui operare pressioni - come sta facendo il sindacato – per modificare un orientamento che oggi vede la scuola pubblica fortemente penalizzata e il diritto all’istruzione degli alunni delle scuole più piccole ancora più colpito e messo in discussione”.




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