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Bonifica Piacenza e sentenza su tributi illegittimi, M5S: «Fare luce su ricadute regionali»

Il consigliere Giulia Gibertoni porta in Regione un caso di tributi percepiti in modo illegittimo dal Consorzio di Bonifica di Piacenza e chiede alla Giunta di verificare le possibili ricadute

La recente sentenza della Commissione provinciale tributaria di Piacenza nella causa relativa ai tributi sostenuti dalla Galleria Ricci Oddi nei confronti del consorzio di Bonifica di Piacenza e le possibili ricadute sugli altri Consorzi regionali in merito a tributi percepiti in modo illegittimo sono al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Giulia Gibertoni (M5s).

«La decisione dei giudici tributari - riporta la consigliera  - evidenzia che i tributi imposti dal Consorzio di Bonifica piacentino alla Galleria risultano illegittimi, in quanto, per essere motivati, “dovrebbero derivare da un oggettivo beneficio o utilità derivante al contribuente dall’attività svolta dal consorzio«. «Dunque - spiega la pentastellata citando la sentenza - la legittimità dell’imposizione del contributo è subordinata a una duplice condizione: che i beni immobili siano inseriti nel comprensorio consortile e che tali beni traggano effettivi vantaggi in conseguenza diretta e immediata dei lavori eseguiti dal Consorzio».

«Il risultato - sottolinea Gibertoni - è la nullità delle cartelle esecutive impugnate e la restituzione dei tributi illegittimamente percepiti». Il consigliere però, guarda alle possibili ricadute regionali della sentenza, dato che, secondo la Commissione tributaria, il caso può rientrare nell’ambito di applicazione di due norme del codice civile (azione di arricchimento senza causa e azione di ripetizione di indebito) che fissano un termine di prescrizione di 10 anni per poter agire in giudizio. Da qui l’iniziativa dell’esponente del M5s, che chiede alla Giunta regionale "se non ritenga di dover immediatamente attivare con i Consorzi di bonifica un’accurata verifica degli esiti della sentenza rispetto all’insieme dei contributi percepiti; se non ritenga opportuno sollecitare i consorzi a un’informazione rapida e puntuale a cittadini, imprese, enti contribuenti per verificare se sussistano le condizioni di una richiesta generalizzata di rimborsi; a che punto sia l’annunciato progetto di introduzione del voto telematico per l’elezione degli organi dei consorzi di bonifica".

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