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Borgo Faxhall, il Comune chiede a Coemi di pagare una penale: si va in Tribunale

La società milanese secondo il Comune non ha rispettato gli obblighi previsti dall'atto di compravendita del 2016. Coemi Property a sua volta cita in giudizio l'ente

Chi pensava di essere finalmente gettato alle spalle il conflitto che a lungo ha visto protagonisti il Comune di Piacenza e la società milanese “Coemi Property” per Borgo Faxhall, dovrà ricredersi. Dopo l’accordo di compravendita siglato nel 2016 – ai tempi della Giunta Dosi, con Silvio Bisotti nei panni di assessore all’urbanistica (è attualmente indagato insieme a due dirigenti comunali per quell’atto) - tra l’ente e il privato che era proprietario dell’immobile di piazzale Marconi, sembrava che fosse tutto apparecchiato per rivedere finalmente all’opera la riqualificazione di Borgo Faxhall. Com’è noto invece, a tre anni di distanza i 3300 metri quadrati di uffici di proprietà del Comune non sono ancora stati riqualificati e sfruttati. Coemi sembrava però uscita di scena. Tuttavia, secondo il Comune, non ha rispettato i patti. Per l’ente – si legge in una delibera di Giunta – Coemi si è resa protagonista di un «inadempimento di obblighi inerenti la riqualificazione del comparto». Il Comune ha così pensato di chiedere il pagamento di alcune inadempienze al privato. «Una questione tecnica di poche migliaia di euro», minimizza il sindaco Patrizia Barbieri, che preferisce non commentare sul piano politico la decisione di rifarsi su Coemi. La società, alle ingiunzioni di pagamento, ha risposto picche, decidendo di impugnare la sanzione e rivolgersi al Tribunale di Piacenza. Così l’avvocatura comunale entrerà in scena nella difesa dell’ente.

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