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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Borgo Faxhall, la Lega Nord attacca ancora: «Ricorreremo alle vie legali»

A pochi giorni dal voto in consiglio comunale il Carroccio polemizza: «Potremmo recuperare almeno un milione di euro di interessi per le casse comunali. Se Coemi "baratta" gli oneri di urbanizzazione, allora i cittadini possono pagare tasse e multe con oggetti di loro proprietà valutati da loro stessi»

Dopo il secco “no” in consiglio comunale, la Lega Nord non ci sta a vedere siglato l’accordo tra il Comune di Piacenza e la società “Coemi” per far decollare la riqualificazione dell’area di Borgo Faxhall. Il Comune infatti, stando al progetto votato lunedì 10 novembre in consiglio comunale, "chiuderebbe un occhio" sui 4,5 milioni di oneri di urbanizzazione non versati dalla proprietà che aveva in concessione l’area - che non ha realizzato alcune opere di pubblica utilità stabilite per contratto - in cambio di 3300 metri quadrati: in questi spazi l’Amministrazione vorrebbe portare gli uffici tecnici ora presenti nei palazzi comunali di via Verdi e via Scalabrini, che verranno messi a breve in vendita. Il Carroccio intende passare a vie legali, segnalando alla Procura alcuni passaggi ritenuti poco chiari dell'accordo. «Durante gli ultimi vent’anni – spiega la segreteria della Lega Nord di Piacenza - di amministrazioni di centrosinistra in Comune (con sindaci Giacomo Vaciago, Roberto Reggi, Paolo Dosi), ma anche in Provincia (con presidenti Dario Squeri e Gianluigi Boiardi), le proprietà di Borgo Faxhall – ovvero prima la società “Piacenza Centro”, poi la subentrante “Coemi” – hanno incassato qualcosa come 5 milioni di euro per gli affitti e 4,5 milioni di interessi. Questo non è emerso durante il dibattito in consiglio comunale sull’approvazione delle “linee guida” per la riqualificazione dell’area. Stiamo valutando – è la nota della Lega Nord – la strada per mettere in discussione “almeno” dieci anni di interessi che hanno avuto un tasso legale del 2%. Si tratta di circa un milione di euro a beneficio delle casse del Comune di Piacenza. La sinistra è responsabile di averci trascinato in questo pasticcio che, alla fine, costerà ai cittadini 6 milioni di euro, quando tutta la riqualificazione dovrebbe essere compensata dagli oneri di urbanizzazione mai versati».

La Lega fa sapere di voler ricorrere ad azioni legali per tutelare l’interesse del Comune. «Stiamo valutando – fa sapere la segreteria del Carroccio – di chiedere l’intervento dei soggetti istituzionalmente preposti per incassare almeno questi interessi. Osserviamo inoltre che con l’operazione di riqualificazione dell’area, la sinistra ha legalizzato in modo disinvolto il baratto. Di scambio si tratta poiché nell’operazione non vi è alcuna certezza del controvalore. I cittadini da oggi – commenta la Lega Nord - acquisiscono il diritto di pagare le tasse, le multe e le “gabelle” portando oggetti il cui valore viene stabilito dal privato cittadino stesso. Tutti quanti, visto il provvedimento adottato dalla giunta, possono incominciare a svuotare le proprie cantine per portare materiali ritenuti superflui al Comune di Piacenza».

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