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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Cortemaggiore

Bus, Rancan (Lega): “No a scaricabarile, il caos dei trasporti è colpa del Pd"

Il consigliere del Carroccio: "L'assessore ai trasporti Raffaele Donini verrà a Piacenza il prossimo 5 giugno, sarebbe meglio che venisse dopo aver già pagato il contributo ai trasporti locali"

“La Lega Nord mai  si arrenderà alla politica del  ‘caliamo le braghe’ del Pd. Se il settore dei trasporti piacentini (e non solo) è nel caos è per unica responsabilità di un governo che, con legge Delrio e tagli indiscriminati, ha affamato Province ed enti locali. Con la Lega Nord al governo i Comuni non hanno mai dovuto sborsare un centesimo per il tpl, anzi, la Provincia riusciva a erogare addirittura bonus per calmierare gli abbonamenti degli studenti”. Così il consigliere regionale leghista Matteo Rancan, dopo la protesta delle minoranze Pd dei cinque Comuni che hanno scelto di disobbedire al nuovo piano trasporti: Cortemaggiore, Cadeo, Caorso, Ziano e Lugagnano.
“Non tollero accuse ai sindaci cosiddetti ‘dissidenti’, unici a tenere la schiena dritta di fronte a un governo che sta affamando gli enti locali. La loro protesta è sacrosanta ed è la nostra protesta. Se il Pd vuole mostrare coerenza, metta mano alle proprie casse: troppo facile fare i ‘professori’ col portafoglio degli altri. I nostri sindaci non hanno alcuna intenzione di far pagare ai cittadini l’incompetenza di certi esponenti Pd e il fallimento delle sue politiche”. L’alternativa è che “la Provincia si faccia sentire con l’assessore regionale ai trasporti Donini, per indurlo a rispettare i patti già sottoscritti: Seta è un parto della Regione e la Regione se ne deve far carico, nella buona e nella cattiva sorte”. “A proposito - dice Rancan -: poiché il 5 giugno Donini sarà a Piacenza, lo invito da subito a presentarsi con il conto dei trasporti pagato: sarebbe, da parte sua, un comportamento civile ed utile alla comunità piacentina. Sarebbe un gesto concreto, finalmente uno, da parte di una Regione che ci ha sempre snobbato”.
 Rancan accende i riflettori anche sui “gruppi civici fintamente a-politici”: “Noto che la lista ‘Una vera Cortemaggiore’ che alle Comunali sosteneva il candidato Federico Ferri ammantandosi di indipendenza dai partiti, viene a tutti gli effetti annoverata tra i gruppi consiliari Pd. Peccato che in campagna elettorale Ferri si vantasse di ‘non avere la tessera Pd in tasca’. Constatiamo il bluff di questi gruppi pseudo-civici, che hanno scelto di obbedire agli ordini di mamma-Pd e di vivere alle spalle del partito. Non certo un bel servizio alla coerenza, alla trasparenza. E alla decenza politica”.
 

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