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Camminata per la pace, il centrodestra: «In questo evento tanta leggerezza e faciloneria»

Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia criticano la manifestazione organizzata la sera del 15 gennaio da piazza Cavalli a piazza Duomo. «Iniziativa fuori luogo dell'Amministrazione, che non l'ha condivisa con la minoranza»

All’indomani della Camminata per la pace della sera del 15 gennaio, il centrodestra locale – ovvero  Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia – in un incontro con la stampa ha voluto sottolineare alcune critiche nei confronti dell’evento che ha ricevuto la collaborazione e la partecipazione – tra i tanti – anche dell’Amministrazione Comunale di Piacenza.  «Siamo qui per parlare dell’uscita poco elegante del centrosinistra di ieri – chiarisce il coordinatore provinciale di Forza Italia Jonathan Papamarenghi -, iniziativa fuori luogo, non condivisa con la minoranza visto che è stata promossa solo dall’amministrazione comunale con un preciso coinvolgimento partitico. Il prefetto ha comunicato di aver maggiormente attenzionato dei luoghi sensibili in questi giorni, ma non è stato fatto alcun tipo di "passaggio" davanti ai luoghi sensibili .  Non abbiamo presenziato alla fiaccolata perché il Pd figurava tra i collaboratori, Pd che ha la colpa di aver aumentato flussi migratori in Italia, scaricando tutta l’accoglienza sugli enti locali. Il territorio non è controllato: quando si legge che i 4mila militari che presidiavano le nostre città sono scesi a 3mila, è giusto prendere queste posizioni critiche da parte del centrodestra. Non siamo contro un percorso d’integrazione, ma l'integrazione non è quella vista fino ad oggi».

«C’è una guerra di religione in corso – tuona il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Pisani - e l’amministrazione comunale dimostra di non aver capito nulla di quello che sta succedendo. C’interessa che nel nostro Paese si regolarizzi la situazione: il ministro dell’interno lascia entrare tutti. I poteri forti hanno buon gioco e fanno entrare questa gente: così distruggono più facilmente le nostre società. Che i musulmani preghino non c’è ne frega niente: devono dichiararsi quando entrano in Italia e essere controllati. Il flusso migratorio è triplicato rispetto ai due anni precedenti: bisogna fermarsi. L’Europa deve difendere i suoi confini. Fino a quando si ritiene che l’immigrazione sia risorsa non c’è serietà in queste cose: così si alimenta un caos totale».

Pisani, Papamarenghi, Girometta-2

«Non apprezzo la satira quando riguarda la religione – ammette il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Foti -, “gioca con i fanti e lascia stare i santi” dice il detto. Non mi strappo le vesti per chi ironizza su tutto e tutti. Il gesto però è stato folle e non si può giustificare: è un atto di terrorismo e violenza. I cortei sono anche delle mode: quello di Parigi è stata una mossa propagandistica di Hollande che stava precipitando nei sondaggi. Mentre sfilavano tutti i capi di stato tuttavia l’Europa non aveva ancora una strategia di difesa comune: la stessa Europa in questi anni è stata anche poco solidale con l’Italia. Sarà anche giusto protestare verso l’atto terroristico, ma negli ultimi mesi gli amministratori pubblici del Comune non si sono agitati per i due marò italiani: per loro niente solidarietà e fiaccolata. Girone e Latorre non erano là per scelta come le due ragazzine “riscattate” ieri, ma per obbligo, li ha infatti mandati lo Stato. Qua a Piacenza c’è una disparità di trattamento verso i presunti “ultimi”, ci vuole più equilibrio: il vero problema della sinistra e dei sindacati è riempire l’Italia di immigrati, per aumentare le schiere dei sindacati, che seguono ormai solo i pensionati. A questa gente – gli immigrati -  non gli basta quello che offri – lo dimostra la vicenda del Ferrhotel – ma vogliono sempre di più. Si stanno aprendo moschee senza autorizzazioni: a Piacenza hanno aperto un circolo culturale in via Mascaretti, ma è ormai un luogo di preghiera. Io propongo: apriamo una moschea in cambio di una chiesa cattolica nei loro territori, ci deve essere reciprocità».

«Va bene che il sindaco – spiega il consigliere comunale della Lega Nord Massimo Polledri - faccia le passeggiate con chi vuole, che si apra a chi ha credito verso di lui. L’Islam però è un problema per la pace e l’ordine pubblico: non ci può essere il supermercato del buonismo, non si possono dare patenti di democrazia a loro solo perché ci vogliamo tutti bene per 5 minuti. L’esame deve essere più efficace: se qualcuno fa il furbo e incomincia a non rispettare le regole non ci sta bene. L’imam ci ha preso per i fondelli:  ha detto che la loro è una religione di pace. Un conto poi sono i loro centri culturali, un altro i centri di culto. Il sindaco abbracci chi voglia – riflette Polledri - ma faccia rispettare le regole. Su via Mascaretti c’è un ordinanza ferma da un anno di un parere dei vigili del fuoco segnalano alla municipale alcune irregolarità che il centro non le rispetta: fanno i furbetti.

Perché non tutte le associazioni hanno firmato la carta dei valori di Amato e la dichiarazione dei diritti dell’uomo? Se vogliono abitare qua, devono sottostare a questo. C’è una cristianofobia in tutto il mondo: “una fede che cancella la ragione”, come disse Ratzinger, porta al male. Ci vogliono limiti anche nei confronti delle offese: ci vogliono delle barriere messe dalla democrazie all’oltraggio. Dosi a mio giudizio è andato al di là dei suoi poteri, c’è stata leggerezza e faciloneria nella manifestazione». Erika Opizzi (consigliere Fd'I) ha invece voluto sottolineare l’assenza di rappresentanti dell’associazione islamica di via Mascaretti alla manifestazione pacifica di ieri.

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«Piacenza un’anomalia italiana – è l’intervento del consigliere comunale di Forza Italia Filiberto Putzu – visto che mentre nel Paese la presenza straniera è del 7%, Piacenza è al 16% e Castelsangiovanni perfino al 20%. Siamo primi con Prato negli indici di bambini immigrati nelle scuole. L’economia italiana dà tanti soldi a loro in nome del buonismo e di altre giustificazioni. Proponiamo un’idea: vogliamo coinvolgere – come centrodestra del consiglio comunale a Piacenza - tutti gli amministratori locali in provincia per interrogare i loro sindaci su quante erogazioni vengono effettuate nei confronti degli immigrati. A Piacenza sono cifre alte, pensiamo solo all’accompagnamento dei minori stranieri. C’è molta disinformazione al riguardo, anche perché c’è una parte della stampa locale che se ne va dalle conferenze quando si parla di questi temi in modo stizzito, accusando di razzismo. A Piacenza si deve sapere che c’è un’anomalia di presenze: la gente così deve aprire gli occhi».

«Sono contento che oggi ci siamo tutti – ha proseguito il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan – visto che questa è una battaglia della Lega da anni. Siamo davanti a un’invasione di massa. Ne parliamo proprio oggi che abbiamo dato 12 milioni di euro ai terroristi per rilasciare le due ragazze italiane: questo è uno schifo. Non mi sento rappresentato da questo governo: fermiamo subito Schengen. L’Europa ha interessi: fa lavorare le cooperative con questi clandestini. Solo il 10% di loro ha veramente lo status di rifugiati politici. Inoltre il 50% di questi arrivi non si sa più che fine abbiano fatto».

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